Imbrattata con alcune pennellate di vernice rossa la targa posta all’ingresso della sezione di Fratelli d’Italia situata in corso Torino a Rivarolo Canavese. E’ accaduto nella notte tra mercoledì 30 e giovedì 31 ottobre. Ad essere deturpata da alcuni ignoti vandali è stata la targa che porta il nome di Ettore Roggero. La sede del partito che fa capo a Giorgia Meloni e che ha sul territorio quale referente politico l’ex sindaco Fabrizio Bertot. Sono stati alcuni attivisti del partito, nella mattinata di oggi, giovedì 31 ottobre, da alcuni militanti.

Caustico l’ex candidato a sindaco Fabrizio Bertot che sottolinea come si tratti di una “inaccettabile provocazione di soggetti suggestionati dall’odio politico”. L’episodio ha causato una solidale levata di scudi da parte di diversi partiti politici, Giunta Rostagno compresa: “L’amministrazione comunale della Città di Rivarolo, appresa la notizia dagli organi di stampa, esprime vicinanza e solidarietà al segretario cittadino, ai dirigenti politici e a tutti i militanti di Fratelli d’Italia di Rivarolo e del Canavese, la cui sede è stata colpita da un vile gesto, opera di qualche incivile – afferma il sindaco Alberto Rostagno in una nota ufficiale -. Le idee si confrontano con il dialogo, mai con l’arroganza o con atti ignobili come quello perpetrato alla sede cittadina di Fratelli d’Italia. Auspichiamo che gli autori del vile gesto vengano individuati al più presto e consegnati alla giustizia, nella speranza che atti del genere non si ripetano mai più”.

Duro l’intervento della Lega per bocca del senatore Cesare Pianasso: “Siamo alle solite: la sinistra continua a gridare contro una presunta campagna d’odio che sarebbe condotta da Lega e Fdi, ma guarda caso sono sempre le sedi di questi partiti ad essere bersaglio di atti violenti e dimostrazioni di intolleranza – afferma il parlamentare leghista -. Agli alleati di Fratelli d’Italia va tutta la solidarietà dei militanti della Lega canavesana. I nostri partiti non abbasseranno certo la testa di fronte a simili stupide intimidazioni. Attendiamo però fiduciosi qualche cenno di censura dell’episodio anche da parte dei rappresentanti del Pd o dei Cinquestelle locali. Sarà un’attesa vana come al solito?”.