
12 Maggio: Giornata Internazionale dell’Infermiere. Il cuore pulsante della sanità tra riconoscimenti e sfide quotidiane

12 Maggio: Giornata Internazionale dell’Infermiere. Il cuore pulsante della sanità tra riconoscimenti e sfide quotidiane
Il 12 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell’Infermiere, un’occasione per riflettere sull’importanza di una professione che rappresenta il pilastro dell’assistenza sanitaria, in ogni contesto operativo: dall’emergenza ospedaliera all’assistenza territoriale, passando per la medicina preventiva e la gestione delle cronicità.
Una figura centrale nel sistema sanitario
L’infermiere è il punto di riferimento costante per i pazienti, per le famiglie e per l’intero sistema sanitario. La sua presenza accompagna ogni percorso di cura, dal primo contatto fino alla dimissione o alla continuità assistenziale sul territorio. Non solo professionisti della salute, ma anche interlocutori chiave per medici, tecnici, amministratori e caregiver, gli infermieri sono spesso la figura più vicina e disponibile per il cittadino in difficoltà.
Negli ultimi anni il ruolo infermieristico si è ulteriormente evoluto, grazie all’accrescimento delle competenze cliniche e gestionali, che oggi li vede protagonisti anche in ruoli avanzati, di coordinamento e nella progettazione di nuovi modelli assistenziali.
Una professione in sofferenza
Nonostante l’importanza del loro ruolo, gli infermieri in Italia e in Piemonte si trovano a fronteggiare gravi criticità strutturali. Secondo i dati aggiornati al 31 dicembre 2024, nelle 18 aziende sanitarie piemontesi sono attualmente impiegati 21.504 infermieri, a fronte di un fabbisogno stimato in circa 6.000 unità in più per garantire una copertura adeguata.
Le difficoltà si acuiscono con il trend demografico: si prevede una perdita di circa 1.000 infermieri ogni anno per pensionamenti, mentre le nuove iscrizioni ai corsi universitari non riescono a colmare il ricambio generazionale. Stipendi non competitivi, carriere poco valorizzate e condizioni di lavoro gravose rendono la professione poco attrattiva per i giovani.
Burnout, aggressioni e carichi insostenibili
La realtà quotidiana degli infermieri è spesso segnata da eccessivi carichi di lavoro, turni prolungati, aggressioni verbali e fisiche, e mansioni improprie che sottraggono tempo all’assistenza diretta. L’età media degli operatori supera i 50 anni, un dato che evidenzia ulteriormente la necessità di un ricambio generazionale urgente e strutturato.
Il merito di chi non si tira mai indietro
In questa giornata speciale, al di là delle cifre e delle difficoltà, è doveroso rendere omaggio all’elevato senso di responsabilità, alla resilienza e all’umanità con cui gli infermieri continuano a prendersi cura della salute dei cittadini. In prima linea anche quando le risorse mancano, spesso supplendo a carenze non solo di personale ma anche di tipo organizzativo e infrastrutturale, questi professionisti rappresentano la linfa vitale di un sistema sanitario che, senza di loro, non potrebbe reggere.
La speranza è che a questa celebrazione simbolica seguano azioni concrete: investimenti, assunzioni, valorizzazione del ruolo e, soprattutto, ascolto.