
Rivarolo Canavese: l’Accademia di Medicina di Torino ricorda il dottor Bartolomeo Borgialli vittima del Covid

Rivarolo Canavese: l’Accademia di Medicina di Torino ricorda il dottor Bartolomeo Borgialli vittima del Covid
Il 27 settembre l’Accademia di Medicina di Torino ha ricordato il dottor Bartolomeo Borgialli di Rivarolo Canavese, scomparso a causa del Covid 19 il 27 novembre 2020. La prestigiosa istituzione torinese, fondata nel 1819, ha inaugurato il restauro di un importante affresco “La Crocefissione” di 7,50 x 4,50 metri attribuito al pittore Bartolomeo Guidobono, che si trova presso la sua sede, sulla parete dello scalone d’onore dell’antico complesso conventuale dei frati minimi di via Po.
L’opera di restauro è stata dedicata , con grande sensibilità istituzionale , a ricordo dei medici di tutto il piemonte vittime del Covid 19 . Fra i 22 sanitari scomparsi nel periodo più virulento della pandemia spicca il nome di Bartolomeo Borgialli , indimenticato dottore di Rivarolo, nato nel 1923 e morto a 97 anni, che curò una moltitudine di canavesani, che lo ricordano con grande gratitudine per la sua dedizione e competenza.
Medico d’altri tempi , che ha dedicato la vita alla sua professione , senza un giorno di vacanza neppure nel periodo delle festività , interpretò la sua missione in modo totalizzante e alle abilità diagnostiche e terapeutiche unì la pratica della piccola chirurgia per la guarigione di ulcere , ustioni e ferite minori , tanto da essere definito “medicus vulnerarius”.
Dato che per la sua professione sacrificò anche la possibilità di formarsi una famiglia , alla sua scomparsa , con grande spirito di oblatività , destinò tutti i suoi averi in beneficenza e , avendo già beneficato in vita , fra gli altri , la Parrocchiale di Favria e la Chiesa di San Francesco di Rivarolo , si preoccupò in particolare degli ospiti della Casa di Riposo San Francesco di Rivarolo, che ha potuto così avviare lavori di ampliamento senza gravare sulle rette.
Non dimenticando il Cottolengo , le missioni della Consolata e la diocesi di Roraima in Brasile , condotta dal vescovo Aldo Mongiano , che , da ragazzino , aveva già sperimentato la generosità della famiglia Borgialli.