Aveva soltanto 23 anni Sara Cornelio ed era innamorata della vita come soltanto una ragazza che aveva già vissuto mille traversie a causa della fibrosi cistica, sa fare. Sara, che abitava a Pavone Canavese ha combattuto per anni con coraggio, con una grande positività ed amava Van Gogh e i suoi splendidi girasoli. Non aveva rinunciato agli amici, si era laureata al Dams, scriveva, collaborava come editor con una casa editrice e nel tempo libero si dedicava alla realizzazione di progetti artistici.

Il suo colore preferito è il giallo, e viveva con rara intensità ogni attimo della sua vita. Nel 2016 si era sottoposta a un trapianto di polmoni. L’intervento chirurgico l’aveva incoraggiata, a vedere la vita in rosa come aveva raccontato nel libro che aveva scritto dal titolo “Un dono mi ha salvata”. Poi è insorta, all’improvviso, un’infezione polmonare che l’ha strappata così precocemente alla vita e all’adorata famiglia. La Comunità di Pavone Canavese, ancora incredula, è sconvolta e si stringe con dolente affetto intorno alla famiglia.

Sono innumerevoli di messaggi di cordoglio che affollano il suo blog e la sua pagina social. Scrive in un post un’addolorata un’amica: “Ciao Sara. Te ne sei andata e non ho potuto nemmeno salutarti. Voglio ricordarti così con il tuo sorriso stampato sul viso anche nei momenti difficili in cui la malattia ti ha messa a dura prova. Abbiamo iniziato un progetto insieme, hai aperto il tuo cuore raccontandoci la tua storia e nel nostro cuore rimarrai per sempre. Proprio come quelle ‘rette parallele’ a cui tanto ci siamo affezionati. Ci manchi già…tanto”.