23/11/2018

Politica

Ivrea: non si è dimessa Giorgia Povolo, l’assessore che aveva pubblicato sui social post contro i rom

Ivrea

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Aveva, dopo aver subito 11 mesi fa un furto, pubblicato post sul suo profiliìo Facebook con frasi di stampo razzista nei confronti dei nomadi rom definiti “merde, parassiti e zecche” e contro gli stranieri di origine nordafricana: nonostante la vicenda abbia creato un vero vespaio negli ambienti politici di Ivrea, Giorgia Povolo, l’assessore leghista alle Politiche Sociali della giunta Sertoli non si dimetterà. Pubbliche scuse sì, motivate da un vecchio quanto inutile attacco di rabbia, ma niente dimissioni. Non è un momento facile per il sindaco di Ivrea Stefano Sertoli, sostenuto da una coalizione di centrodestra: la patata “bollente” è rimasta tale e per evitare problemi da parte della Lega Nord il primo cittadino difende a spada tratta il proprio assessore. E pur riconoscendo che quelle frasi scritte nel mese dello scorso gennario dalla Povolo non sono condivisibili, il primo cittadino ha sottolienato come i post risalgano a ben prima delle elezioni amministrative e soprattutto quando l’assessore non rivestiva nessun ruolo pubblico.

Adesso Giorgia Povolo è apprezzata, a detta di Stefano Sertoli, per il lavoro che sta compiendo ed è per questo motivo che non ne ha chiesto le dimissioni. A innescare il fuoco di fila della polemica politica era stato poco più di tre settimana fa il consigliere del Pd in Consiglio Comunale Maurizio Perinetti che aveva fermamente condannato quelle fraso ingiuriose e ne aveva chiesto le immediate dimissioni. Alla richiesta di Perinetti si era accodato anche il consigliere di minoranza Francesco Comotto candidato di “Viviamo Ivrea” mentre il consigliere Maurizio Fresc del Movimento 5 Stelle, pur prendendo le distanze da quei post (come del resto ha fatto l’assessore Povolo nel corso del suo inttervento in Consiglio), non ritiene necessario che l’amministratrice restuisca le deleghe al sindaco.

Questa è la cronaca della prima vera “grana” che per settimane ha turbato i sonni di Stefano Sertoli ma che si è conclusa con la maggioranza che ha fato quadrato intorno all’assessore pentito delle ingiurie scritte su Facebook. Gli equilibri interni hanno sicuramente giocato un ruolo decisivo nella decisione di non procedere ad un eventuale rimpasto di giunta.

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