La situazione metereologica è decisamente complessa ma gli esperti assicurano che tra domani, domenica 10 e lunedì 11 dicembre, pioggia e neve in pianura, spazzeranno anche in assenza di vento la cappa di smog che avvolge Torino e il Canavese. In montagna albergatori e operatori sciistici gioiscono: le attese e abbondanti nevicate attirerano nuovi turisti e gli affari, per fortuna, sono destinati a levitare.

Bene in montagna, dunque, ma su quello che succederà a bassa quota, dopo il sole che ha caratterizzato il giorno dell’Immacolata e sabato 9 dicembre, le opinioni dei metereologi sono ancora contrastanti. Di certo si sa che la perturbazione atmosferica in arrivo in queste ore trascina correnti umide e miti dalle regioni del Sud Italia che dovranno fare i conti con un fronte di aria gelida proveniente dal Nord Europa.

In pianura i primi fiocchi arriveranno nella notte e la neve dovrebbe reggere fino al mattino di lunedì, anche a Torino. Lunedì in giornata la pioggia dovrebbe cadere sulle pianure orientali mentre è prevista ancora neve fino a quote collinari situate ad ovest della regione.

E’ previsto il limite delle nevicate in aumento sulle Alpi fino a 1.500 metri, addirittura 2.000 sulle zone al confine con la Liguria: qui i metereologi prevedono il gelicidio, ovvero la pioggia che congela.