Asl To4, è emergenza nei pronto soccorso e nelle corsie. Il Nursind dichiara lo stato di agitazione

15/02/2017

Il Nursind (il sindacato autonomo che rappresenta e tutela il personale infermieristico) scende sul piede di guerra: carenza di personale, situazioni d’emergenza nei pronto soccorso dei vari presidi ospedalieri dell’Asl T04, una organizzazione dei turni da migliorare e la non corretta applicazione del contratto di lavoro nazionale, sono alcuni dei temi “caldi” che hanno convinto l’organizzazione sindacale a proclamare lo stato di agitazione. Il 23 gennaio il Nursind è stato convocato, in seguito all’indizione dello sciopero dal prefetto di Torino insieme ai vertici dell’Asl To4.

“Abbiamo fatto presente al signor prefetto – spiega il segretario territoriale di Torino del Nursind Giuseppe Summa – le numerose difficoltà nelle quali sono obbligati oggi a lavorare i dipendenti dei vari presidi ospedalieri e, in particolar modo il personale turnista infermieristico e di supporto (OSS)”. Nel corso del summit che ha avuto luogo in Prefettura sono stati affrontati anche le criticità relative al part-time, alla pronta disponibilità impropria, l’orario di lavoro e il suo rispetto e  progetti, infine, per retribuire il disagio legati ai riposi saltati” e alle pause mensa non effettuate a causa dei carichi di lavoro.

BANDO DI MOBILITA’ PER INFERMIERI E ASSUNZIONI: IL NURSIND SOSPENDE PER 30 GIORNI OGNI INIZIATIVA

Dal canto suo la direzione generale dell’Asl To4 ha comunicato ufficialmente che sarà pubblicato un bando di mobilità per infermieri e, in seguito, un bando di assunzione. I vertici dell’azienda sanitaria si è impegnata a fornire al Nursind alcuni dati richiesti e che cercherà di riallineare l’orario degli operatori socio-assistenziali a quello degli infermieri con priorità ni confronti di quei reparti dove, come sottolinea l’organizzazione sindacale, si rischia di scoprire, sia pure di pochi minuti il servizio. Non è certo una situazione idilliaca quella in cui versano i presidi ospedalieri di Chivasso, Ciriè, Ivrea, Lanzo e Cuorgnè. “Francamente nutriamo forti dubbi sulla normalizzazione della situazione, ma considerata la timida apertura dell’Azienda, con senso di responsabilità abbiamo deciso di sospendere e non revocare lo stato di agitazione per i prossimi 30 giorni – dichiara Giuseppe Summa -. Continueremo nel frattempo la nostra lotta con determinazione a difesa dei lavoratori e a tutela dei cittadini su tutto il territorio dell’Asl To4”.

Il messaggio è chiaro: l’ascia di guerra è soltanto accantonata e non sotterrata. “Chiediamo a tutti i lavoratori di tenersi pronti a dare vita a iniziative di protesta” afferma il segretario territoriale del Nursind. Un dato di fatto è, a giudizio del sindacato, incontestabile: le criticità riscontrate in tutti i pronto soccorso di Torino e provincia costituiscono un problema che si riversa sulla qualità del servizio rivolto agli utenti. Il Nursind ha scritto ai vari interlocutori politici affinché possano assumersi la responsabilità di intervenire per evitare il tracollo del sistema.

“I DEA SONO AL LIMITE DEL COLLASSO. LA DIREZIONE GENERALE DEVE INTERVENIRE SULL’ORGANIZZAZIONE”

Anche presso l’Asl To4 la situazione non è decisamente migliore. Anzi, al pronto soccorso di Ciriè si sono registrati giorni infernali. In particolare nel giorno del 7 e 8 febbraio scorsi, il personale sanitario, sottoposto ormai cronicamente a pensanti condizioni di lavoro e stress, ha dovuto gestire una situazione determinata da numerosissimi passaggi e la presenza di oltre 70 pazienti in totale, tra cui tre in attesa dal febbraio. Non erano più disponibili barelle e gli spazi erano praticamente assenti – conclude Giuseppe Summa –. Addirittura erano presenti pazienti in corridoio in doppia fila senza privacy e dispositivi per poter chiamare in caso di necessità. I monitor che registrano i parametri vitali erano finiti e nella sala emergenza erano presenti 4 pazienti in uno spazio con sole 3 postazioni”.

Insomma, la situazione rischia di sfuggire di mano all’azienda come dimostra il fatto che alcuni giorni or sono il personale medico ha dovuto chiamare i carabinieri a causa del comportamento aggressivo dei parenti di alcuni pazienti collocati in un pronto soccorso pieno da scoppiare. Il contesto è decisamente più ampio. Ed è su questo che il sindacato chiede alla direzione generale dell’Asl To4 di intervenire evitando di concentrare i propri sforzi nel creare doppioni di figure per le quali saranno previste indennità economiche aggiuntive e non certo per valorizzare la Dirigenza infermieristica”. Per l’Asl To4 si preannunciano giornate “roventi”. Soprattutto per gli utenti.

 

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