
Zona 30 a Ivrea: in arrivo in tre zone della città il limite di velocità. Ma agli automobilisti non piace
La città di Ivrea si prepara a introdurre il limite di velocità a 30 chilometri orari in tre aree urbane: i quartieri Bellavista e San Giovanni e il centro storico, compreso tra la rotonda di Porta Torino e quella di Porta Aosta. Si tratta di una scelta coraggiosa, in linea con le tendenze che si stanno affermando in molte città italiane ed europee, che vogliono rendere le strade più sicure, vivibili e sostenibili.
L’obiettivo è quello di ridare spazio e dignità ai cittadini, soprattutto ai più deboli, come pedoni e ciclisti, che spesso subiscono le conseguenze negative di una mobilità troppo veloce e aggressiva. Numerosi studi hanno dimostrato che abbassare il limite di velocità da 50 a 30 chilometri orari può ridurre del 40% il rischio di incidenti mortali e del 30% quello di incidenti con feriti. Inoltre, una velocità più moderata comporta una minore emissione di gas serra e una riduzione del rumore, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e della vita nelle città.
La decisione di Ivrea segue l’esempio di altre realtà, come Bologna, che ha recentemente adottato il limite di 30 chilometri orari in gran parte del suo territorio comunale. La scelta bolognese ha però suscitato le critiche del Ministro dei trasporti, Matteo Salvini, che ha definito la misura “una follia” e “un danno per l’economia e la circolazione”. Il suo intervento ha acceso un dibattito nazionale, tra sostenitori e detrattori del limite a 30 km/h, evidenziando le diverse visioni sulla mobilità urbana e i suoi effetti sulla società.
Ivrea si schiera dalla parte di chi crede che la mobilità lenta sia una risorsa e non un ostacolo, e che la sicurezza e il benessere dei cittadini siano prioritari rispetto alla velocità e alla fretta. Ma il provvedimento non piace agli automobilisti. Si tratta di una sfida che richiede un cambiamento culturale e comportamentale, ma che può portare a risultati positivi per tutti.