15/06/2022

Economia

Via i motori termici dalle auto? Confindustria Canavese insorge. Fava (FI): “E’ una vera follia”

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La recente votazione del Parlamento Europeo, che ha approvato lo stop dal 2035 alle vendite di auto spinte da motori termici, ha provocato una serie di reazioni negative. Ultima in ordine di tempo, quella di Confindustria Canavese, che ha sottolineato gli effetti negativi per le tante aziende del nostro territorio che operano nel settore dell’automotive.

“Condivido in pieno la posizione di Confindustria: la scelta dell’UE è una follia. Possiamo solo ringraziare i parlamentari europei Pd e Cinquestelle per il loro voto che va chiaramente contro gli interessi dell’Italia – commenta il consigliere regionale di Forza Italia Mauro Fava –. L’inquinamento e il riscaldamento globale non sono certo imputabili alle auto diesel o benzina di ultima generazione che circolano in Europa, per cui all’atto pratico per l’ambiente il provvedimento non servirà a niente. In compenso metterà a rischio la sopravvivenza di tante aziende e di migliaia di posti di lavoro solo in Canavese, per non parlare del resto dell’Italia. Una riconversione di tutto il settore automotive verso la produzione di veicoli elettrici non si improvvisa e non è detto che funzioni, considerando anche il fatto che le batterie di litio vengono prodotte in massima parte in Estremo Oriente e per il 60% nella sola Cina. Avendo lavorato tanti anni come operaio nel settore, mi vengono i brividi a pensare a quante realtà consolidate, a quante esperienze maturate, a quante professionalità rischiamo di perdere per colpa di simili sconsiderate politich”.

A giudizio di Mauro Fava in tema di ambiente soprattutto a livello europeo si stiano assumendo decisioni in modo del tutto irrazionale e propagandistico, senza soffermarsi sulle conseguenze provocate, né sugli effettivi benefici, del tutto ipotetici. “Il tema non deve essere abolire i motori termici, ma favorire e incentivare il rinnovamento del parco auto circolante, soprattutto di mezzi pubblici e pesanti – continua -, continuando ad investire nel contempo nella ricerca e sviluppo dei motori ad idrogeno, sui quali giustamente la Regione Piemonte sta puntando nettamente per far diventare il nostro territorio un punto di riferimento nel panorama italiano ed europeo”.

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