23/12/2016
Cronaca
UCCISO DALLA POLIZIA A SESTO SAN GIOVANNI, IL KILLER CHE CAUSO’ LA STRAGE DI BERLINO
Sesto San Giovanni
/La fuga del terrorista tunisino Anis Amri, sospettato di essere l’autore della strage di Berlino che ha causato 12 morti e 48 feriti, è definitivamente terminata questa notte, davanti alla stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni in Lombardia. Il terrorista 24 enne è stato ucciso dalla polizia in un conflitto a fuoco nel corso del quale è stato gravemente ferito un agente di polizia. Ma come aveva fatto Anis Amri a dileguarsi dopo essere piombato con il Tir polacco partito su quello sfortunato mercatino di Natale? Stando a una prima ricostruzione effettuata dalla Digos, il terrorista, poco dopo l’attentato sarebbe riuscito ad allontanarsi indisturbato dalla Germania e poi dalla Francia sarebbe transitato via Chambery in Italia. A Torino avrebbe preso il convoglio ferroviario per Milano che passa da Chivasso. Lo stesso che lo ha condotto alla stazione Centrale e dalla quale è poi partito a bordo di un altro treno che lo ha portato a Sesto San Giovanni.
Anis Amri è stato fermato dagli agenti di polizia nel cuore della notte: gli agenti hanno chiesto all’uomo i documenti e, per tutta risposta, questi ha estratto fulmineamente la pistola calibro 22, la stessa con la quale aveva già ucciso a Berlino l’autista polacco del Tir e ha aperto il fuoco. Il capo pattuglia, 36 anni, è stato ferito a una spalla e dovrà essere operato ma non è grave. E’ stato l’autista della pattuglia, 29 anni, agente in prova da nove mesi, a rispondere al fuoco con la pistola di ordinanza uccidendo sul colpo il terrorista. Ed è stata la comparazione delle impronte digitali e alla misura dei tratti somatici a fornire la prima ufficiale conferma: l’uomo ucciso durante il conflitto a fuoco era proprio l’uomo più ricercato d’Europa.
Questa mattina, venerdì 23 dicembre, nel corso di un’attesissima conferenza stampa, il ministro dell’interno Marco Minniti ha ufficialmente confermato che la persona uccisa è proprio lo jihadista Anis Amri. “L’Italia deve essere orgogliosa di tutto il dispositivo di sicurezza – ha detto il ministro -. Ringrazio gli agenti che lo hanno fermato, permettendo agli italiani di passare un Natale sereno. Adeguare un livello adeguato di sicurezza non è semplice, ma noi ci stiamo riuscendo”.
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