
Tragedia ferroviaria a Caluso: i tecnici sbagliano le misure. Motrice e vagoni rimangono nei campi

Ancora un errore caratterizza il catastrofico incidente ferroviario che si è verificato nella serata di mercoledì scorso al passaggio a livello di Arè di Caluso e che è costato la vita a due persone e ha causato il ferimento di 23 passeggeri. Le carcasse della motrice e dei due vagoni che facevano parte del convoglio ferroviario partito da Torino e diretto ad Aosta saranno rimosse dai campi agricolo sui quai sono stati temporaneamente collocati, saranno rimosse soltanto nella giornata di martedì 29 maggio.
A bloccare il trasferimento sarebbe stato un’errore di valutazione commesso durante le misurazioni riguardante il trasporto eccezionale dal passaggio a livello di Arè di Caluso al deposito delle Ferrovia dello Stato situato a Chivasso. Ma cosa è successo? Città Metropolitana, l’Anas e della Città di Chivasso erano già state approntate quando ci si è resi conto che il trasporto delle carcasse non poteva essere effettuato per le dimensioni superano di non poco quelle precedentemente indicate.
Adesso, dopo aver effettuato nuovamente le misurazioni. si attende il rilascio delle nuove autorizzazioni che non saranno pronte prima di martedì. Il sindaco di Chivasso Caudio Castello si trova adesso a gestire una patata bollente in più perchè aveva già indicato il tragitto da percorrere per condurre gl’ingombranti resti del convoglio ferroviario fino al deposito di via Ceresa.
E come ormai accadde sempre più spesso in occasione di tragedie, ciò che è rimasto del treno regionale è diventato in questi giorni meta di curiosi che non perdono la discutibile e macabra occasione per scattare selfie con i vagoni sullo sfondo.