
Scarmagno: sulla Gigafactory da 4mila posti di lavoro è “guerra” tra Torino e Canavese

L’opportunità della “green transition” a livello di industria automobilistica accende i riflettori sul Piemonte, che da sempre in Italia è protagonista del settore. Ma su questa opportunità si scatena la querelle politica con i consiglieri della Lega Salvini che accusano i colleghi del Partito Democratico di avvallare la sola candidatura della Gigafactory di batterie elettriche per auto nel gruppo Stellantis. La Italvolt aveva già preannunciato di voler realizzare il più grande impianto di produzione europeo nell’area ex Olivetti di Scarmagno. La presa di posizione assunta dal Pd, a giudizio dei consiglieri regionali leghisti, penalizza il Canavese dato che la Gigafactory prevede l’assunzione di almeno 4mila addetti.
“Trovo contrastanti ed inefficaci – commenta il consigliere canavesano Andrea Cane -. Le posizioni che il Pd sostiene nell’emiciclo del Consiglio regionale. Abbiamo fornito al collega Alberto Avetta una serie di informazioni nel question time della seduta del 15 giugno, in cui l’assessore alle Attività produttive Tronzano ha rassicurato sul percorso che Italvolt, società fondata e guidata da Lars Carlstrom (a destra nella fotografia) ha dichiarato di voler concretizzare in Canavese con un investimento di 4 miliardi di euro per costruire la prima Gigafactory in Italia. Oggi però ci ritroviamo con un Ordine del Giorno del PD, a prima firma del Consigliere Gallo che recita di voler dare sostegno alla sola candidatura del capoluogo piemontese per ospitare la nuova Gigafactory di batterie del gruppo Stellantis”.
“Ma cos’è Torino versus Canavese?! – ha incalzato il Consigliere con delega agli enti locali per la Lega in Piemonte Andrea Cane -. Perché creare questa contrapposizione a fronte di una posizione chiara da parte del Presidente Cirio e di tutta la Giunta che hanno più volte ribadito che il Piemonte è pronto a sostenere tutti gli interlocutori conscio dell’impatto socioeconomico che la nuova industrializzazione verde porterà sul territorio? Le posizioni del Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti sono altrettanto chiare e la prospettiva del Recovery Fund apre una nuova fase. Vedere una minoranza che al suo interno mette in concorrenza Torino e la sua provincia, con il vecchio metodo della sinistra che fa l’occhiolino al mondo industriale senza mai esporsi è desueto e inopportuno. Vogliamo un futuro del Piemonte e dei Piemontesi, se la Sinistra parteggia per Stellantis o continua sulla volontà centripeta di mettere Torino davanti ad ogni opportunità, lo dica chiaramente e i cittadini canavesani ne prenderanno atto”.