Scarmagno, il progetto Italvolt va avanti: lavori nel 2023 e produzione entro il 2024 con 3mila dipendenti

21/04/2022

Passo dopo passo, la GigaFactory che l’imprenditore Lars Calstrom ha intenzione di realizzare nell’area ex Olivetti di Scarmagno, sta diventando realtà. Il, protocollo d’intesa è stato firmato: il cronoprogramma prevede due distinti step: lavori ad inizio maggio del 2023 e avvio della produzione delle batterie al litio entro il 2024. La Italvolt ha adesso in mano tutte le carte favorevoli per realizzare il più grande impianto europeo di batterie per le auto elettriche. L’intesa che è stata sottoscritta nella mattinata di oggi, giovedì 21 aprile, impegna la Regione Piemonte, la Città Metropolitana di Torino, i comuni di Scarmagno, Romano Canavese e Ivrea a accelerare l’iter burocratico e amministrativo in modo che i tempi previsti siano rispettati. Ma non è tutto: il Protocollo d’Intesa prevede l’istituzione di un tavolo di coordinamento presieduto da un delegato dalla Regione Piemonte che avrà il compito di coordinare e supportare i vari uffici coinvolti.

Se tutto andrà per il giusto verso l’Italvolt conta di impiegare entro il 2024 fino a tremila dipendenti su una superficie di un milione di metri quadri. La capacità produttiva è stata quantificata in 45GWh.
“Dopo la presentazione del progetto preliminare e la successiva autorizzazione ottenuta all’inizio del 2022, la firma del Memorandum of Understanding conferma lo stato di avanzamento di un progetto che sta procedendo rapidamente grazie alla costante collaborazione con tutte le autorità locali. Il rispetto della timeline condivisa ci porterà a diventare uno dei primi player in Europa ad avviare la produzione, garantendo così il ruolo chiave di Italvolt nel settore EV”, ha dichiarato Lars Carlstrom, Fondatore e CEO di Italvolt.

“La firma di questo protocollo – hanno commentato il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessore allo Sviluppo Economico Andrea Tronzano – è una chiara dimostrazione di come la Gigafactory di Scarmagno stia diventando sempre più concreta. Un calendario puntuale che segna l’approccio di un progetto che ne porterà i benefici: sviluppo e occupazione; due successi fondamentali per il territorio e l’economia piemontese nei settori strategici, tecnologico e automotive. Questo protocollo è un classico esempio della collaborazione di un sistema piemontese che può crescere e ha un futuro.

“Città Metropolitana di Torino svolgerà un ruolo cruciale nel processo autorizzativo dell’impianto – afferma Sonia Cambursano, assessore allo sviluppo economico – in sinergia con la Regione Piemonte e i Comuni. Per noi, il networking è il modo migliore per sviluppare l’area. In questo progetto vediamo la possibilità di raggiungere gli obiettivi di occupazione e sviluppo nel Canavese, ma anche di incentivare l’energia sostenibile per la mobilità”.
“Con il fondatore di Italvolt – ha commentato Stefano Sertoli, Sindaco del Comune di Ivrea – fin dal primo incontro a Ivrea, c’è stata un’intesa immediata che ha dato vita a un rapporto di rispetto reciproco e dialogo costante. Non posso che rallegrarmi che anche le altre entità coinvolte, una volta condiviso il progetto, abbiano avviato una collaborazione efficace. Il Protocollo d’Intesa rappresenta un passo fondamentale verso il rispetto dei tempi per la realizzazione di un piano industriale che segnerà un passo epocale per il nostro territorio. La location scelta è sicuramente strategica, sull’asse viario che dall’Italia porta al centro dell’Europa. Sono orgoglioso che questo possa andare avanti”.

Elisabetta Piccoli, vicesindaco del Comune di Ivrea, ha aggiunto: “Ho assistito alla nascita di questo importantissimo progetto per il nostro territorio e la firma del protocollo mi rende molto felice perché rappresenta un’azione concreta di sinergia tra le autorità che devono procedere velocemente al fianco di imprenditori determinati e coraggiosi come Lars Carlstrom. L’aumento di 3.000 posti di lavoro e le industrie affini che creerebbe è un obiettivo verso cui stiamo lavorando tutti insieme e in cui crediamo”.

“Credo di essere stato il primo sindaco a incontrare Lars Carlstrom e Italvolt”, dice Adriano Grassino, sindaco del Comune di Scarmagno. “Sono rimasto colpito dalla sua determinazione e dal progetto che è riuscito a trasmettere nelle sue parole. La prima domanda che gli ho fatto riguardava la sicurezza e l’ambiente. La risposta è stata completa e immediata. Aveva già posto la domanda e trovato la soluzione mettendo il problema in primo piano. Alle parole seguivano i fatti. La determinazione a procedere alla costruzione della Gigafactory ha progressivamente preso forma fino a quando le entità competenti hanno concordato il Memorandum of Understanding e il calendario, che è fondamentale e indispensabile per la costruzione del complesso industriale in un lasso di tempo ragionevole. Un progetto importante e necessario per far ripartire il motore dell’economia canavesana e la grande e complessa macchina motrice, la Regione Piemonte. Con Italvolt, Scarmagno tornerebbe ad essere uno dei protagonisti dell’economia nazionale e forse anche oltre i suoi confini. Un nuovo e potente impulso sarebbe dato all’occupazione e al benessere in un’area esausta che ne ha assolutamente bisogno”.

“Il Comune di Romano Canavese – ha commentato il sindaco Oscarino Ferrero – considera la firma del Protocollo d’Intesa per la Gigafactory Italvolt un momento importante per lo sviluppo di una nuova realtà economica e per il rilancio del territorio del Canavese che, pur essendo sempre stato considerato prospero e sede di grandi aziende nazionali, ha recentemente subito una perdita di opportunità sociali e occupazionali”.

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