
Scarmagno: dopo l’incendio alla Darkem scatta lo stato d’allerta per ortaggi e allevamenti

I referti delle analisi compiute dall’Arpa devono ancora essere ufficializzate, ma in via del tutto precauzionale il comune ha dichiarato il pericolo di inquinamento per le coltivazioni di frutta e ortaggi e adesso anche per gli allevamenti di animali. Il dopo incendio della Darkem di Scarmagno è anche questo: in attesa di certezze meglio fare in modo che, in ossequio al protocollo, si tuteli la salute pubblica.
Nessun facile allarmismo, è chiaro, ma nel dubbio, fino a quando i laboratori incaricati eseguire le analisi nei campioni di terreno prelevati nel raggio di cinque chilometri dal punto in cui si sono verificate le esplosioni e il successivo incendio non avranno chiarito che cosa è realmente bruciato alla Darkem e quale può essere il potenziale rischio, è bene usare prudenza. Intanto l’elenco dei danni si allunga: è ancora difficile quantificare ma si parla di parecchi milioni di euro. Oltre alle 14 persone ferite, le deflagrazioni hanno distrutto due autobotti dei vigili del fuoco, due edifici sono stati dichiarati inagibili, e ben dieci aziende che sorgevano nei pressi dello stabilimento Darkem hanno subito danni più che rilevanti.
La tensione, nel comprensorio industriale di Scarmagno, realizzato per ospitare gli stabilimenti Olivetti, rimane ancora alta. In parte è sfociata nell’aggressione ai due titolari della Darkem, che sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari. Le indagini della procura di Ivrea proseguono: l’obiettivo è di comprendere che cosa ha innescato il devastante incendio e, soprattutto, se si tratta di un atto doloso, come sostengono i titolari dell’azienda.