
San Benigno: muore per un grave malattia e si scopre che in casa custodiva armi e tritolo

L’uomo, un sessantenne residente a San Benigno era deceduto a causa di una grave malattia, ma qualche settimana dopo le esequie, si è scoperto che l’uomo, non si sa ancora per quale ragione, custodiva in casa un vero e proprio arsenale da guerra. Su segnalazione di un famigliare, gli agenti della squadra mobile di Torino hanno effettuato nei giorni scorsi, un’accurata perquisizione nel cascinale di propietrà del defunto.
Ed è qui che la polizia ha scoperto la presenza di mitragliatori, un kalasnikov, razzi, granate, armi da guerra e una consideravole quantità di munizioni oltre a circa 1.500 grammi di esplosivo tritolo ad alto potenziale.
Le armi, oliate e perfettamente funzionanti, erano ben nascoste in armadi e borsoni. Il presunto ex proprietario era in possesso dell’autorizzazione che gli consentiva di custodire alcuni fucili da caccia, ma non certo quell’arsenale che avrebbe potuto essere impiegato per ingaggiare una piccola guerra. Le indagini sono coordinate dalla procura di Ivrea.
L’intento è quello di stabilire la provenienza delle armi e dell’esplosivo e verificare, in particolar modo, se quell’arsenale fosse in qualche modo a recenti o passati episodi di criminalità.
Le indagini degli inquirenti e degli agenti sono coperti dal più stretto riserbo.
Armi, esplosivo e munizioni sono stati sequestrati mentre s’indaga su alcuni soggetti per il reato di detenzione illegale di armi e munizionamento da guerra.