Rivarolo si appresta a diventare la nuova capitale economica e morale dell’Alto Canavese

03/01/2016

Un piano regolatore partecipato. Ovvero realizzato con il contributo dei cittadini e delle associazioni. La Rivarolo di domani deve essere a “misura d’uomo” sostiene il sindaco Alberto Rostagno, una città che stia al passo con le esigenze di una nuova viabilità e di nuovi concetti urbanistici. Indipendentemente dai suggerimenti che giungeranno in comune (ricordiamo che sul sito istituzionale è disponibile il modulo da compilare), uno degli obiettivi che l’Amministrazione si pone è quella di ridurre al minimo il consumo di suolo urbano. Come? “Punteremo sulla riqualificazione dell’esistente – conferma il primo cittadino -. Attendiamo i questionari per condividere le idee”.

Quella della redazione del nuovo Piano regolatore, che giungerà dopo l’adozione di tante varianti parziali non è l’unica novità che attende i rivarolesi nei prossimi anni. Approvato il progetto di fattibilità della vecchia scuola elementare di via Roma e il successivo iter (progetto esecutivo e bandi di gara), l’Amministrazione Rostagno punta sulla mobilità sostenibile con i nonni vigili che hanno partecipato al corso di formazione presso il comando della polizia municipale. “Non potevano continuare con la formula adottata in precedenza da chi ci aveva preceduto – spiega il primo cittadino -. La convenzione stipulata con il Centro Anziani rivarolese si stava configurando come un rapporto di lavoro dipendente. Non risponde al vero che i i nonni vigili scompariranno: anzi, saranno forse più numerosi e preparati”.

Questo è un punto che, al di là delle raccolte firme e della proteste sollevate da parte dell’opposizione, rimane fermo. Le iniziative in cantiere sono molteplici e rappresentano, nelle intenzioni del sindaco Rostagno e dei suoi collaboratori, una vera svolta: il ritorno, ad esempio, di una Fiera importante (che non si chiamerà più Fiera del Canavese), l’istituzione di un polo culturale presso le vecchie scuderie del castello di Malgrà e il trasferimento presso l’ex pretura della Biblioteca civica “Besso Marcheis”. “Su questo punto l’iter è andato avanti. Il tribunale di Ivrea ha già inviato un magistrato per effettuare un sopraluogo e deciderà al più presto quali elementi d’arredo e d’archivio vorrà trasferire nella nuova sede eporediese e ciò che potremo eliminare – sottolinea Alberto Rostagno -. A breve, dopo la riqualificazione dei locali, la biblioteca potrà disporre di spazi decisamente più ampi e consoni dove potrebbe svolgere la propria attività”. Quello nuovo sarà l’anno del cambiamento radicale per Rivarolo, la città che si appresta ad assumere il ruolo di rinnovata capitale economica e morale dell’intero Alto Canavese.

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