
Rivarolo, i bambini spiegano al sindaco Rostagno in quale città vorrebbero vivere

Il Piano regolatore partecipato voluto dall’Amministrazione Comunale di Rivarolo Canavese, che ridisegnerà nei prossimi anni il radicale riassetto urbanistico della città, inizia a dare i suoi frutti. In attesa di ricevere i suggerimento delle associazioni dei cittadini, dalle categorie professionali, da quelle di categorie, dai commercianti, e dalle associazioni di volontariato, i primi a rispondere sono stati i bambini rivarolesi, in special modo gli alunni della scuola primaria. Ma in quale città i bambini vorrebbero vivere? Le immagini che pubblichiamo sono più che esplicative. I più piccoli vorrebbero vivere in una città più funzionale, dotata dei servizi essenziali: parchi giochi puliti e funzionanti, un cinema (che a Rivarolo Canavese è incredibilmente assente), l’ospedale, i giardinetti della scuola verdi e curati, maggiore cura per l’ambiente, trasporti efficienti, la garanzia della sicurezza.
Gli scolari si sono espressi tramite il disegno: lo strumento che è loro più congeniale e che meglio evidenzia il loro pensiero. Il sindaco di Rivarolo Alberto Rostagno è particolarmente soddisfatto. E’ ovvio che i suggerimenti saranno tenuti in debito conto allo scadere del periodo prefissato per far giungere a Palazzo Lomellini che ospita gli uffici comunali, tutte le osservazioni e le proposte avanzate dai cittadini, ma questa sollecitudine dimostrata dalla popolazione più piccola è anche un po’ commovente nella sua ingenuità e nella capacità, nel contempo, di individuare alcune decisive priorità.
“Devo ammettere che sono rimasto alquanto sorpreso quando abbiamo ricevuto diverse di queste cartoline consegnate nelle scuole – commenta il primo cittadino -. Per noi è di particolare importanza sapere in quale città vorrebbero vivere i futuri cittadini di Rivarolo, ossia di coloro che, tra non molti anni qui lavoreranno, continueranno a studiare, abiteranno con la propria famiglia. Lo scopo del nuovo Piano Regolatore che la giunta che presiedo intende attuare è proprio questo: fare in modo che la nuova città stia al passo con i tempi che cambiano e che sia, soprattutto più a misura d’uomo e di bambino. Una sfida importante non soltanto per noi ma anche per gli amministratori che ci succederanno”.