Rivarolo Canavese: Fabrizio Bertot, dalla politica canavesana alla geopolitica internazionale

17/08/2016

Da anni ormai, da quando il Consiglio comunale rivarolese era stato sciolto nel 2012 in base allea vigente normativa antimafia, Fabrizio Bertot non si occupa più di politica locale. Dopo l’esperienza di un anno compiuta in qualità di europarlamentare, l’ex sindaco ha deciso di continuare a fare politica in un ambito decisamente più vasto diviso tra Europa e Paesi dell’Est, in particolare la Russia. Il contesto è sempre quello economico. Un altro modo di fare politica, anzi geopolitica. Quella politica cioè che incide sulla crescita dell’economia, creando nuove opportunità di lavoro e che consente di instaurare proficui legami tra popoli e culture diverse. Fabrizio Bertot, titolare della Stamet di Feletto, si divide tra moglie, tre figli e suoi molteplici impegni in Italia e in Europa. Da qualche tempo ha fondato una fondazione denominata Kian, che ha sede in Belgio con l‘obiettivo di formare progettisti europei (una professione del tutto sconosciuta in Italia) e di si occupa, in particolar modo di progetti europei, finanziamenti agevolati e di internazionalizzare progetti nell’area dell’Est e in Russia.

La fondazione che crea i progettisti europei e aiuta lo sviluppo delle imprese

La breve esperienza da europarlamentare, sotto questo punto di vista, è stato proficuo; a Bruxelles l’imprenditore canavesano ha avuto l’opportunità di entrare in contatto con personalità del mondo politico ed economico. “In questo momento, tra l’altro, sto seguendo un gruppo che deve realizzare un ospedale cardiochirurgico a Russia – spiega -. Sono convinto che l’Europa e l’Italia, in particolare, debbano in questo momento guardare all’Est come un’occasione di nuove opportunità economiche. Abbiamo storia e cultura che non possono essere trascurate. Credo fortemente in un progetto euro-asiatico e lavoro dalla parte opposta di chi ha voluto e sostiene le sanzioni economiche alla Russia”. Un progetto euro-asiatico. E’ possibile costruire un canale privilegiato con Paesi extra-europei con un’Unione sempre più arroccata sulle proprie posizioni parallele a quelle degli Stati Uniti?

L’Unione Europea: un colosso dai piedi d’argilla

“Indubbiamente non sarà affatto facile scardinare un progetto che è soprattutto economico e che è utile al partito Merkel-Shultz – spiega l’imprenditore -. Ma in Europa stanno cambiando molte cose dopo la Brexit. L’Inghilterra non aveva adottato l’euro e non aveva aderito al trattato di Shengen e stava meglio di noi. Se i fatti dimostreranno, come credo, che si sta meglio senza Europa, le cose cambieranno radicalmente.”. Ma alle prossime elezioni europee Fabrizio Bertot è deciso a ricandidarsi? “Non mi dispiacerebbe, ammesso che fra tre anni, quando avrà luogo la consultazione elettorale, il Parlamento europeo esista ancora. In ogni probabilmente mi candiderò per lavorare a favore di un’altra Europa, una vera Unione che va dal Portogallo fino agli Urali perché un’Europa senza la Russia è monca”.

Da osservatore internazionale a progettista di un’Europa alternativa

I suoi stretti legami con il mondo politico ed economico dell’ex Repubblica Popolare Sovietica, negli ultimi anni si è intensificata molto: nel corso dei suoi frequenti viaggi in Russia è stato alla Duma, il Parlamento russo, ha conosciuto, tra gli altri, Anatoly Karpov ex campione mondiale di scacchi e ora politico fortemente impegnato, il governatore di San Pietroburgo. Da Palermo a Vienna, passando per la Bulgaria, Yalta, al Kazakistan, sono alcune tappe di un lungo percorso che mette a confronto imprenditori italiani e russi per creare nuove opportunità di investimenti da ambo le parti. E ancora: in questi anni Fabrizio Bertot ha svolto il ruolo di osservatore internazionale per controllare che le elezioni si svolgessero seguendo criteri democratici: “Ero in Crimea il giorno della secessione, mi trovavo nella notte di Sinferopoli, posti nei quali nessuno vuole andare. Ho partecipato in Kazakistan a una conferenza sulla realizzazione della via della Seta – racconta -. Sono stato in Libano, in Russia in diversi altri posti. Sono anche stato nell’isola di Sachlin che si trova a nove ore di aereo da Mosca, nel luogo in cui è stata combattuta l’ultima battaglia della seconda guerra mondiale. Sono anche cittadino onorario di Donnez in Ucraina”.

La domanda sorge spontanea: ma tutto questo interesse per i Paesi dell’Est a che cosa è dovuto? “Sono estremamente sincero, forse un po’ brutale: mi sono accorto che le istituzioni europee si occupano fondamentalmente di due cose: o dei gay o dei russi, o per creare problemi ai russi anche quando non ne hanno. Io la penso in maniera opposta perché non odiavo i russi e non ero gay, quindi…”

E quindi? “Sono fermamente convinto che l’Italia debba guardare a Est. Il futuro dei nostri figli non dipende né dal Job Act e neanche dal canone Rai in bolletta, ma dipende a mio parere dalla geopolitica estera. Ed è in questo senso che va tutto il mio impegno politico”.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona CanaveseNews - News dal Canavese e dintorni

Potrebbero interessarti

Avetta (PD): “Rifinanziare la legge sul sistema agro-alimentare e sperimentare i fondi mutualistici”

Avetta (PD): “Rifinanziare la legge sul sistema agro-alimentare e sperimentare i fondi mutualistici”

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Alberto Avetta, ha presentato un’interrogazione alla Giunta Cirio chiedendo interventi concreti a sostegno del sistema agro-alimentare piemontese, un comparto che negli ultimi anni sta affrontando difficoltà crescenti. Secondo Avetta, le cooperative agro-alimentari del Piemonte — spesso piccole e fortemente radicate nei territori rurali — sono oggi esposte a una […]

17/11/2025

Valperga, il sindaco Sandretto annuncia la ricandidatura per il 2026: «Pronti progetti concreti per il paese»

Valperga, il sindaco Sandretto annuncia la ricandidatura per il 2026: «Pronti progetti concreti per il paese»

A Valperga il sindaco Walter Sandretto scioglie le riserve: si ricandiderà alle Amministrative 2026. A più di quattro anni dall’insediamento e con un mandato prorogato per effetto dello slittamento delle elezioni comunali nel 2020 a causa dell’emergenza Covid, il primo cittadino traccia un bilancio del lavoro svolto e guarda già ai progetti della prossima legislatura. […]

15/11/2025

Avetta (Pd): «I nuovi criteri Calderoli, sono un rischio per la montagna piemontese e canavesana»

Avetta (Pd): «I nuovi criteri Calderoli, sono un rischio per la montagna piemontese e canavesana»

«Altro che promozione delle zone montane! Se i nuovi criteri di classificazione dei Comuni montani dovessero essere confermati, la legge Calderoli avrebbe un impatto drammatico sulla montagna piemontese». A lanciare l’allarme è il consigliere regionale Alberto Avetta (Pd), che ha presentato un’interrogazione urgente alla Giunta Cirio chiedendo una presa di posizione chiara a tutela delle […]

10/11/2025

L’onorevole Ruffino (Azione): “Il vero dramma di Salvini sono i ponti. Il Piemonte dimenticato dal governo”

L’onorevole Ruffino (Azione): “Il vero dramma di Salvini sono i ponti. Il Piemonte dimenticato dal governo”

«Il vero dramma di Salvini sono i ponti». Così Daniela Ruffino, deputata e segretaria piemontese di Azione, interviene sulla mancata attuazione del decreto ponti, denunciando ritardi e incertezze sui finanziamenti destinati alle opere infrastrutturali in Piemonte. «Mentre Azione si è battuta per mesi affinché il decreto trovasse piena attuazione e le risorse messe a disposizione […]

03/11/2025

Pont Canavese, l’ex casa di riposo resta al centro del dibattito: il Comune valuta la vendita, parte la raccolta firme

Pont Canavese, l’ex casa di riposo resta al centro del dibattito: il Comune valuta la vendita, parte la raccolta firme

È uno degli edifici simbolo del paese, ma oggi è anche una ferita aperta nel cuore della comunità. A quattro anni di distanza dalla chiusura, il destino dell’ex casa di riposo di Pont Canavese continua a dividere l’opinione pubblica e ad accendere lo scontro politico. Struttura storica, un tempo accreditata come Rsa con 40 posti […]

06/08/2025

Chivasso, la consigliera metropolitana Clara Marta: “L’Aula Magna dell’Europa Unita disponibile anche ai cittadini?”

Chivasso, la consigliera metropolitana Clara Marta: “L’Aula Magna dell’Europa Unita disponibile anche ai cittadini?”

Un’interrogazione a risposta scritta per fare chiarezza sull’utilizzo di uno degli spazi più significativi dell’Istituto Superiore Europa Unita di Chivasso: l’Aula Magna. A presentarla è Clara Marta, consigliera della Città Metropolitana di Torino, che punta l’attenzione su un potenziale valore aggiunto per la comunità scolastica e cittadina. La richiesta, indirizzata alla Città Metropolitana (ex provincia […]

01/07/2025

Serra idroponica dell’Istituto “Albert” di Lanzo: la consigliera metropolitana Clara Marta chiede chiarezza

Serra idroponica dell’Istituto “Albert” di Lanzo: la consigliera metropolitana Clara Marta chiede chiarezza

Servono trasparenza, un cronoprogramma dettagliato e risposte ufficiali: è quanto chiede la consigliera metropolitana Clara Marta, originaria di Chivasso, in merito allo stato dei lavori per la realizzazione della serra idroponica e dei nuovi laboratori dell’Istituto Agrario “Federico Albert” di Lanzo Torinese. L’interrogazione, protocollata l’8 luglio scorso, è stata sottoscritta anche dai consiglieri Davide D’Agostino, […]

30/07/2025

Un “Sindaco della Notte” per salvare Chivasso dal buio: Clara Marta (Forza Italia) lancia la sfida in Consiglio

Un “Sindaco della Notte” per salvare Chivasso dal buio: Clara Marta (Forza Italia) lancia la sfida in Consiglio

A Chivasso, la notte non è vissuta: è temuta. Non appena il sole tramonta, la città si svuota, le piazze si chiudono, i locali tirano giù le serrande e i cartelli di divieto prendono il posto della vita. È una città che sembra rassegnata al silenzio serale, dove le ordinanze diventano strumenti di controllo invece […]

29/07/2025

Elezioni comunali: Ozegna sceglie la continuità. Federico Pozzo eletto sindaco con l’80% dei voti

Elezioni comunali: Ozegna sceglie la continuità. Federico Pozzo eletto sindaco con l’80% dei voti

A Ozegna il risultato è stato netto: nessun ballottaggio, nessuna incertezza. Con l’80% delle preferenze, la lista “Trasparenza e Futuro – Pozzo Sindaco” ha ottenuto un consenso schiacciante, confermando Federico Pozzo alla guida del Comune. Ex vicesindaco per due mandati, Pozzo raccoglie ora l’eredità dell’amministrazione uscente e diventa primo cittadino con un mandato forte e […]

27/05/2025