24/01/2017

Economia

Record di passeggeri a Caselle, ma lo scalo è escluso dalla Top Ten degli aeroporti italiani

Caselle

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L’Aeroporto di Torino registra, per il terzo anno consecutivo il record storico di passeggeri trasportati in un anno – superando il precedente record annuale del 2011 – trasportando 3.950.908 passeggeri nel corso del 2016, con una crescita del 7,8% rispetto all’anno precedente, a fronte di una media nazionale del 4,6%.
Una crescita che, dopo il declassamento subito nello scorso decennio, ha fatto uscire lo scalo aeroportuale dal ghetto degli aeroporti minori, ma che non è servito, ancora, a farlo entrare nel club dei primi dieci. I dati forniti dalla Sagat, la società che gestisce la struttura, fotografa una realtà ormai consolidata che punta a fare in modo che quello torinese divenga un punto di partenza e di arrivo tra i più importanti dell’intera penisola.
In particolare, il traffico di linea internazionale è cresciuto del 11,1%, mentre quello di linea nazionale del 7,3%. In aumento anche i movimenti di aviazione commerciale, che nel 2016 sono stati 36.782, con una crescita del 6,3%.
Continua così a consolidarsi il percorso di sviluppo iniziato a gennaio 2014, con 36 mesi consecutivi di crescita.

Roma rimane la prima destinazione servita con oltre 635mila passeggeri trasportati, seguita da Londra (collegata con i voli per gli aeroporti di Gatwick, Luton e Stansted) con 303.441 passeggeri ed in crescita del 22,8% e da Catania, con 300.360 passeggeri ed una crescita del 24,4% rispetto al 2015. La classifica delle prime dieci destinazioni servite prosegue con Napoli, Francoforte, Barcellona, Parigi, Bari, Palermo e Monaco.
Nel 2016 è stato registrato un boom di traffico verso la Spagna: complessivamente +34% di traffico sui voli di linea per Barcellona, Madrid, Valencia, Ibiza, Minorca e Palma di Maiorca rispetto all’anno precedente, per un totale di oltre 373mila passeggeri trasportati.
Inoltre, nel periodo 2013-2016 il traffico di linea internazionale è passato dal 40% al 48% del totale e la percentuale di traffico di linea low cost è aumentata dal 25% al 52%.

I positivi risultati raggiunti sono stati possibili grazie allo sviluppo del network: sono state infatti avviate le nuove rotte per Madrid, Berlino, Londra Luton, Palma di Maiorca, Alghero,
Napoli e Pescara con Blue Air; per Valencia e Ibiza con Ryaniar; i voli per Lampedusa, Skiathos e Corfu di Volotea. E ancora, negli ultimi mesi, Lussemburgo con Luxair, Tirana con Blu-Express ed il volo per Mosca della compagnia Siberian Airlines. La stagione invernale dei voli neve si è arricchita con i nuovi collegamenti di linea per Bristol, Londra Luton e Manchester con easyJet, Edimburgo con Jet2.com, Londra Gatwick e Manchester con Monarch Airlines.
Il network dell’Aeroporto di Torino vanta oggi un ampio ventaglio di destinazioni dirette in tutta Europa ed ottimi collegamenti con gli aeroporti del Sud Italia e delle Isole e che verrà arricchito ulteriormente nel 2017 dalle nuove destinazioni recentemente annunciate: Copenaghen, Lisbona, Malaga, Siviglia e Oradea con Blue Air e Pantelleria con Volotea.

Il rafforzamento della base Blue Air, che nel 2016 è diventato il secondo vettore per numero di passeggeri trasportati, sta avendo un impatto positivo anche sull’occupazione locale, con la creazione di oltre 100 posti di lavoro (assistenti di volo, piloti ed altre posizioni a supporto dell’organico della base di Torino).
Il raggiungimento del record passeggeri rappresenta un importante riconoscimento per il lavoro svolto negli ultimi tre anni dall’Aeroporto di Torino, impegnato costantemente a migliorare l’offerta voli mantenendo l’equilibrato mix tra vettori tradizionali e low cost e a rendere più piacevole la permanenza dei passeggeri nello scalo con l’apertura di nuovi negozi e punti ristoro.
Questi gli aeroporti che si classificano nei primi dieci scali aeroportuali per numero di passeggeri transitati: Roma Fiumicino (41,7 milioni), Milano Malpensa (19,4 milioni), Bergamo (11,2 milioni), Milano Linate (9,7 milioni), Venezia (9,6 milioni), Catania (7,9 milioni), Bologna (7,7 milioni), Napoli (6,8 imlioni), Roma Ciampino (5,4 milioni) e Palermo (5,3 milioni).

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