02/07/2021
Cronaca
Piemonte e Canavese: offerta formativa e rete scolastica rafforzata con priorità alle zone montane
Priorità alle zone montane e marginali, alla scuola dell’infanzia e al rafforzamento dell’offerta formativa tecnico professionale delle scuole superiori: questi i principali criteri che la Giunta regionale ha approvato dopo il via libera in VI Commissione relativamente alla programmazione della rete scolastica piemontese per l’anno scolastico 2022-2023. Previste nuove sezioni di scuola per l’infanzia che potranno essere attivate a partire dall’anno scolastico 2022-2023 con particolare riguardo ai casi in cui venga meno il servizio di scuola paritaria. Per quanto riguarda i centri per l’istruzione degli adulti (CPIA), la Regione intende rafforzare sul territorio l’assetto organizzativo dell’istruzione degli adulti, anche in funzione degli accordi di rete fra CPIA e autonomie del secondo ciclo di istruzione, salvaguardandone la stabilità organizzativa e numerica e valorizzando l’ottimizzazione delle strategie organizzative grazie all’utilizzo della didattica digitale integrata.
Per quanto riguarda l’offerta formativa delle scuole superiori, l’indicazione è quella di favorire ogni sinergia possibile con il mondo del lavoro, università, formazione professionale e formazione terziaria, tenendo conto della reale domanda proveniente dal territorio. L’obiettivo è armonizzare il più possibile le esigenze educative personali ai fabbisogni del mondo produttivo, per incentivare lo sviluppo economico mettendo tra le priorità l’occupazione giovanile. Punti cardine della programmazione saranno un’attenzione marcata alle zone montane e marginali, alle scuole dell’infanzia e al rafforzamento dell’offerta formativa tecnico professionale delle scuole superiori.
“Un’azione indispensabile per favorire l’incrocio tra domanda e offerta con un’attenzione particolare e dedicata indirizzata ai giovani per una formazione su misura e continua – ha commentato l’assessore all’istruzione Elena Chiorino – un investimento per i nostri giovani e il futuro del Piemonte”.
Invariati invece gli importi delle borse di studio Edisu per il prossimo anno accademico per un investimento complessivo pari a 26,4 milioni di euro. Agli studenti in sede andranno 1.982 euro, ai pendolari 2.899, mentre ai fuori sede spettano 5.258 euro. “Nel documento è stata recepita la proposta di Edisu di ridefinire l’importo della borsa di studio da erogare nei casi in cui gli studenti rifiutino il posto letto o non compilino le procedure di dichiarazione di interesse in fase di accettazione del posto letto – ha spiegato l’assessore – sono state accolte anche alcune delle richieste di modifica dei criteri fatte dall’Assemblea degli studenti per permettere di restare nelle residenze Edisu gratuitamente per il mese agosto 2021 a chi avesse difficoltà e dare la possibilità di richiedere il servizio abitativo in qualità di conferma anche per chi ha usufruito della proroga all’ingresso in residenza fino al 30 aprile 2021”.
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