
Piemonte: con la firma di Cirio nasce l’Orecol, l’ente che vigilerà sulla trasparenza degli appalti

Via a maggiori controlli sulla trasparenza e la regolarità degli appalti. In quest’ottica, più volte annunciata in passato ma mai affrontata in modo conveniente e concreta, il Consiglio regionale ha approvato l’istituzione dell’Orecol, l’Organismo regionale di controllo collaborativo. Il via libera è passato all’unanimità dei votanti. L’organismo, autonomo, si avvarrà di professionalità specifiche e opererà sugli atti dell’amministrazione regionale e delle società partecipate, per aiutare la trasparenza e contrastare l’illegalità negli atti amministrativi.
“Occorre organizzare barriere di protezione e tutela della legalità, di fronte all’ondata positiva di risorse in arrivo, che proprio perché ingenti e da investire rapidamente rischiano di attrarre l’attenzione della criminalità”, ha detto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio intervenendo in aula. “Il Pnrr è una realtà estremamente significativa per il valore economico e per gli anticipi che il nostro governo ha ottenuto. Ad esso si sommano i fondi complementari dello stato e i nuovi fondi europei delle tre programmazioni: una quantità elevata di risorse che arriverà nelle casse delle Regioni. Per questo abbiamo voluto dotare il nostro territorio dell’Orecol, un organismo indipendente con potere di iniziativa autonoma e con una composizione di alto valore professionale che potrà aiutarci a far rispettare la trasparenza e la legalità”.
L’assessore Maurizio Marrone, ha ricordato che “L’Orecol è anche la risposta a un appello lanciato dai soggetti istituzionali, penso alla magistratura, e dalle associazioni che combattono i tentativi di infiltrazione della malavita organizzata. Il controllo collaborativo in itinere, durante la formazione degli atti amministrativi e non alla fine, rappresenta inoltre una forte garanzia di legalità messa in campo dalla Regione”.
La costituzione dell’Piemonte, Cirio è stato accolto con favore anche da gran parte dell’opposizione, che però ha espresso alcune perplessità.