
Piano sociosanitario 2025-2030, Valle (Pd): «Solo principi, nessuna cura per una sanità piemontese in sofferenza»
Il consigliere regionale Daniele Valle interviene con toni netti sul nuovo Piano sociosanitario 2025-2030, attualmente oggetto delle audizioni in IV Commissione. Secondo l’esponente del Partito Democratico, quanto emerso finora da sindacati, operatori, ordini professionali, associazioni datoriali e terzo settore è inequivocabile: «I principi non bastano: servono strumenti, scadenze, indicatori, proposte concrete».
Per Valle, infatti, la bozza presentata dalla Regione resterebbe ancorata alle enunciazioni di principio, senza affrontare i nodi strutturali che da anni affliggono il sistema sanitario piemontese.
«Senza personale il sistema non regge»
Il consigliere richiama i dati dell’Agenas, che certificano la perdita di migliaia di professionisti nella sanità regionale negli ultimi anni. Una carenza che, secondo Valle, si ripercuote sulle condizioni di lavoro e sull’efficienza dei servizi: «Turni massacranti, reparti che chiudono a intermittenza, prestazioni che saltano: senza una strategia sul personale è impossibile guardare al futuro».
Il risultato è l’aggravarsi delle liste d’attesa, ormai divenute «barriere insormontabili». In molti territori, sottolinea il consigliere, il Cup non consente più nemmeno di prenotare visite o esami a causa dell’assenza di agende disponibili.
Capitolo edilizia sanitaria: «Un grande punto interrogativo»
Un altro fronte critico, secondo Valle, riguarda l’edilizia sanitaria. Nel Piano, afferma, manca una visione chiara sul finanziamento e la sostenibilità dei nuovi ospedali. Particolarmente rilevante la questione dello scorporo del Sant’Anna: «Si affrontano scelte decisive senza un’analisi trasparente delle conseguenze organizzative, economiche e cliniche».
«Il sistema ha bisogno di una cura vera»
Valle respinge l’idea che «sia tutto sotto controllo» e sottolinea che il Piemonte si trova davanti a decisioni cruciali: «Il sistema sociosanitario ha bisogno di una cura vera. Il Piano 2025-2030, così com’è, non la sta prescrivendo».
Il consigliere ha anche realizzato una serie di video sui propri canali social per illustrare nel dettaglio le criticità della proposta della Giunta e spiegare perché, a suo giudizio, il Piano «non funziona» nella sua attuale formulazione.
Fr.Se.