
Pesante flessione della produzione industriale. Crolla il comparto auto che registra un -17%

Tempi duri per la produzione industriale italiana che accusa una flessione pari al – 2,6%, il peggior dato dall’ottobre del 2014. Ancora peggio per il comparto automoblistico che ha registrato il 17 % di vendite in meno. E’ una vera e propria Caporetto economica quella nella quale si trova la produzione industriale. Un calo che va oltre le attese (già negative) espresse dagli imprenditori, che è stato certificato dalle rilevazioni Istat.
L’Istituto Nazionale di Statistica ipotizza che il calo protebbe essere in qualche modo connesso con il “ponte” determinato dalla festività del primo novembre e nel quale si sono perse milioni di ore di lavoro, ma il quadro appare decisamente più sconfortante rispetto al trimestre precedente. Ma quel che più preoccupa è il netto crollo del settore aiuto che si ripercuote pesantemente anche nel comparto dell’indotto. C’è da tenere presente che in Canavese il settore dell’automotive riveste un ruolo di primariua importanza nell’economia locale.
Non se la passano meglio i settori della gomma, della plastica, dell’elettronica, del legno, della chimica e della meccanica. I dati parlano chiaro: la débàcle fotografa con impietosa crudezza la fase recessiva che l’Italia sta attraversando. E non da ieri. Non consola di certo che la frenata economica riguarda i più attivi Paesi dell’Unione Europea.
Tra tutti, la nazione con un futuro non certo roseo, rimane proprio l’Italia, relegata, come accade da diversi decenni, ad essere il fanalino di coda dell’economia internazionale.