08/01/2022

Sanità

Ospedali, l’allarme del Nursind: “Il personale sanitario è decimato e nelle graduatorie regna il caos”

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Il personale sanitario negli ospedali è ancora decimato e nelle graduatorie per le assunzioni domina ancora il caos. A denunciare una situazione giunta ormai dopo due anni trascorsi al limite della sopportazione, è ancora una volta il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche piemontese.
“Mentre la situazione sta precipitando nuovamente e il personale decimato sul campo si lecca le ferite, continua la gestione inadeguata delle risorse, senza regole uniformi o con regole che non vengono rispettate. La Regione regoli la gestione delle graduatorie nell’interesse dell’intero sistema sanitario regionale e non delle singole aziende. Pretendiamo che la Regione si faccia ascoltare -dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del NurSind. – Non è né possibile, né tollerabile che ognuno faccia come vuole o come meglio crede fregandosene della situazione generale e di quella degli infermieri, considerati ormai solo pedine da trasportare da una azienda all’altra o da una provincia ad un’altra”.

A giudizio del segretario regionale del Nursind non è possibile che in questo momento ci si metta a guerreggiare tra aziende sanitarie. “Se un infermiere sta lavorando già a tempo determinato in una azienda e si trova in una graduatoria di un’altra azienda, magari di un’altra provincia, deve poter restare dov’è.
Ho chiesto personalmente all’assessore che si facciano rispettare le dgr che impongono alle aziende di concedere le graduatorie a tempo indeterminato – continua Coppolella -, ma soprattutto che si ottimizzino le già poche risorse che devono essere messe a disposizione di tutti e nel minor tempo possibile.

Abbiamo graduatorie a tempo indeterminato ma si chiamano i colleghi proponendo contratti a termine ai quali nessuno più risponderà a breve”. La vita degli infermieri è perennemente stravolta da due anni, senza avere avuto nulla di ciò che gli era stato promesso. Sappiamo essere la principale risorsa nella lotta al Covid, nel tracciamento, nelle vaccinazioni, nelle rianimazioni e reparti Covid, almeno finiamola con questa storia dei contratti a termine e di essere sbattuti da una parte all’altra.

Presto i toni della protesta si alzeranno”. E a tutta l’aria di essere un serio avvertimento.

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