18/09/2020

Sanità

Ospedale di Ivrea, il Nursind: “L’ospedale è vecchio e non idoneo a fronteggiare emergenze”

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Il Nursind, il sindacato delle professioni infermieristiche torna sullo scottante tema delle criticità strutturali degli ospedali canavesani, primo fra tutti il nosocomio di Ivrea. E lo fa in una lettera inviata alla Conferenza dei sindaci dell’Asl T04 e per conoscenza all’assessore alla Sanità della regione Piemonte, ai gruppi consigliari della Regione e al commissario dell’azienda sanitaria Luigi Vercellino.

“La pandemia ha messo a nudo tutte le criticità strutturali di un ospedale ormai vecchio, poco funzionale e soprattutto inidoneo ad affrontare simili emergenze. L’assenza di una terapia sub-intensiva, l’impossibilità di creare percorsi separati puliti/sporchi e zone dedicate alla gestione di pazienti Covid senza interrompere le normali prestazioni sanitarie, sono solo alcune delle criticità che la scrivente organizzazione sindacale ha da subito messo in evidenza – afferma nella missiva il segretario territoriale Giuseppe Summa -.  Abbiamo appreso con stupore e rammarico che nella seduta pomeridiana del Consiglio Regionale dello scorso 15 settembre , l’Assessore Icardi rispondendo a un question time del Consigliere Alberto Avetta, ha dichiarato che i lavori di ristrutturazione dell’Ospedale di Ivrea necessari per poter fronteggiare nel migliore dei modi una nuova ondata Covid, non saranno più effettuati in autunno, contrariamente a quanto garantito in precedenza. Tutto ciò non può che creare malumore e sconforto, oltre che a deludere le aspettative di tutti i professionisti dell’Asl T04 che aspettavano da mesi questi fondamentali lavori e che riguardano anche gli altri nosocomi. A tal proposito, riteniamo superfluo individuare eventuali responsabilità (attribuite al Governo dall’ Assessore Icardi), ma riteniamo fondamentale cercare di trovare urgentemente soluzioni alternative, al fine di riuscire a garantire l’esecuzione di alcuni lavori fondamentali per l’Ospedale di Ivrea”.

Giuseppe Summa ribadisce la necessità di creare all’ospedale di Ivrea un’area di terapia sub-intensiva e la creazione di una passerella chiusa esterna all’ospedale, così come è necessario l’istituzione di un secondo pronto soccorso al fine di evitare promiscuità di pazienti Covid con non Covid. Inoltre, non è più pensabile poter gestire l’unità coronarica dov’è attualmente collocata. La pandemia. sottolinea l’esponente sindacale ha dimostrato chiaramente che serve un nuovo ospedale, e che nel frattempo urgono lavori al fine di garantire cure in sicurezza ai pazienti.

“Esprimiamo inoltre forte preoccupazione per la grave carenza di personale e la fuga di molti professionisti verso altri ospedali professionalmente più stimolanti. Potrebbe risultare banale, ma bloccare oggi i lavori che sarebbero dovuti partire nei giorni scorsi, significa rendere ulteriormente l’Ospedale di Ivrea una realtà residuale all’interno del panorama sanitario del territorio. È necessario, inoltre, considerare che i lavori sono fondamentali per poter far ripartire alcuni servizi chirurgici multi-specialistici, ad oggi utilizzati come reparti per sospetti o pazienti Covid positivi come ad esempio la ex week surgery.

Facciamo notare – conclude il segretario territoriale del Nursind – che sono circa 2mila pazienti che da marzo attendono di essere sottoposti ad intervento di cataratta e verosimilmente si sono già rivolti ad altre strutture rappresentando una preoccupante mobilità passiva. L’inadeguatezza strutturale è tristemente comune a quasi tutti i nosocomi dell’Asl T04 e tale argomento rappresenta un punto fondamentale. Per quanto sopra rappresentato, tenuto conto dell’importanza rivestita dei sindaci nel garantire il diritto alla salute, chiediamo un vostro tempestivo intervento a tutela della popolazione”.

 

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