29/01/2020

Sanità

Ospedale di Ivrea: intervento di chirurgia ginecologica laparoscopica a paziente sveglia

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Nel primo pomeriggio di ieri, martedì 28 gennaio, è giunta al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ivrea una donna di 24 anni con forti dolori al basso ventre. Esclusa la gravidanza, l’accurata indagine ecografica ha permesso di riscontrare una voluminosa tumefazione a carico dell’annesso sinistro; sono così stati posti il sospetto di viscere in torsione e, di conseguenza, l’indicazione a un intervento chirurgico in urgenza.

Essendo impossibile stabilire a priori quale sarebbe stato il quadro clinico intraoperatorio ed essendo fondato il rischio di un intervento demolitivo a carico degli organi riproduttivi di una donna così giovane, l’équipe chirurgica guidata dal dottor Fabrizio Bogliatto, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia Ivrea, e l’équipe anestesiologica guidata dal dottor Bruno Scapino, Direttore dell’Anestesia e Rianimazione Ivrea, hanno deciso di optare per un intervento a paziente sveglia, al fine di poter rimodulare il consenso della donna in sede intraoperatoria.

È così stata utilizzata, a cura del medico anestesista dottor Marzio Voltolina, per la prima volta in ambito laparoscopico presso l’Ospedale di Ivrea, la tecnica dell’anestesia spinale, tecnica di rado utilizzata in Italia per un intervento di chirurgia ginecologica in laparoscopia. Questo ha permesso alla donna di poter seguire fattivamente tutte le fasi dell’intervento, interagendo costantemente con gli operatori e concordando con loro l’iter terapeutico più appropriato. Non meno importante, la tecnica adottata ha consentito di ridurre al minimo i rischi anestesiologici. L’intervento, durato circa trenta minuti, è tecnicamente riuscito e la paziente, in ottime condizioni generali, è già stata dimessa dopo ventiquattr’ore.

“L’utilizzo dell’anestesia spinale per interventi di chirurgia sia laparoscopica (senza apertura chirurgica della parete addominale, ma tramite laparoscopio) sia laparotomica (con apertura chirurgica della parete addominale) si sta diffondendo – spiega il dottor Bruno Scapino – e come équipe stiamo utilizzando il più possibile questa tecnica con ottimi risultati, specialmente su pazienti a rischio, come obesi e grandi anziani. Questo intervento conferma e accresce la collaborazione con l’équipe di ginecologia, con la quale eseguiamo già da tempo la maggior parte degli interventi con tecniche di anestesia periferica, permettendo così un più rapido decorso post-operatorio e un migliore comfort per le pazienti”.

L’intervento è stato effettuato dai dottori Francesco Crana e Agata Ingala, guidati dal Direttore dottor Fabrizio Bogliatto che per primo ha spinto per la realizzazione dell’intervento a paziente sveglia al fine di tutelarne la salute e di garantirne il diritto all’autodeterminazione.

Soddisfatto del lavoro svolto, il dottor Fabrizio Bogliatto così commenta: “I limiti, come le paure, spesso sono solo un’illusione. La collaborazione costante con l’équipe anestesiologica ci ha permesso di raggiungere un ottimo risultato, a conferma del fatto che, lavorando in sinergia, non si può che migliorare per offrire alle nostre donne un servizio quanto più efficiente e all’avanguardia possibile, nell’ottica costante dell’umanizzazione delle cure”.

Conclude il direttore generale dell’Asl T04, Lorenzo Ardissone: “Sono particolarmente soddisfatto perché si tratta di una testimonianza di come nei nostri Ospedali sia possibile mantenere un’alta professionalità e l’eccellenza nelle cure, in sinergia tra le strutture operative e secondo le più recenti acquisizioni della pratica clinica”.

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