
‘Ndrangheta: voto di scambio politico-mafioso. Arrestato l’assessore regionale Roberto Rosso

L’assessore regionale ai Diritti civili Roberto Rosso, militante tra le fila del centrodestra. è stato arrestato nella mattinata di oggi, venerdì 20 dicembre, con l’accusa di scambio elettorale politi-mafioso. Il suo arresto rientra in un più vasto provvedimento che riguarda l’esecuzione di altre sette ordinanze di custodia cautelare eseguite, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Torino che ha disposto sequestri di beni su tutto il territorio nazionale, nei confronti di soggetti legati alla ‘ndrangheta, ben radicati nel territorio di Carmagnola e attivi nel capoluogo subalpino.
Roberto Rosso, avvocato, è nato a Casale Monferrato (Alessandria) da dove in seguito si è trasferito a Trino (Vercelli) e a Moncalieri. Secondo gl’inquirenti, Roberto Rosso, esponente di spicco di Fratelli d’Italia è accusato di aver pagato 8 mila euro alla ‘ndrangheta in cambio di un pacchetto di voti nel corso delle elezioni regionali del 26 maggio 2019 dove è stato eletto. Poche ore dopo il suo arresto si è dimesso dall’incarico.
La presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha dichiarato: “Mi auguro dal profondo del cuore che Roberto Rosso dimostri la sua innocenza, che non siano vere le accuse che gli vengono mosse. Ma annuncio fin da ora che Fratelli d’Italia si costituirà parte civile nell’eventuale processo a suo carico, perché in questa vicenda ci consideriamo le prime vittime. Ovviamente, fin quando questa vicenda non sarà chiarita, Rosso è da considerarsi ufficialmente fuori da FdI”.