08/07/2024
Sanità
Mancano i medici di famiglia. L’Uncem: “Non si può pensare che i sindaci risolvano il problema”
Canavese
/Mancano i medici di famiglia. L’Uncem: “Non si può pensare che i sindaci risolvano il problema”
L’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani (Uncem) ha recentemente sollevato un allarme riguardante la crescente carenza di medici di famiglia nelle aree montane e rurali del Paese, una situazione che rischia di aggravarsi ulteriormente nel prossimo futuro. In una lettera indirizzata al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, l’Uncem ha evidenziato come molti comuni, soprattutto in regioni come il Canavese, siano già privi di questo servizio essenziale e come le amministrazioni locali si trovino a fronteggiare da sole questa sfida, senza il supporto necessario.
Il presidente dell’Uncem, Marco Bussone, ha espresso preoccupazione per il fatto che i sindaci siano costretti a “inseguire” i medici di base, una risorsa sempre più scarsa, e a competere tra loro per assicurarsi la presenza di un professionista sul proprio territorio. Questa competizione ha portato alla chiusura di studi medici in zone più elevate e isolate, con un conseguente spostamento dei medici verso aree più popolate o strutture come le “case della salute”, che hanno contribuito a un’ulteriore erosione dei servizi sanitari nelle comunità più piccole.
La situazione è aggravata dal fatto che non è compito dei sindaci cercare medici, ma sono costretti a farlo a causa della mancanza di intervento da parte delle autorità sanitarie competenti. Bussone sottolinea la gravità di una realtà in cui i cittadini si trovano insicuri e scoperti, soprattutto di fronte al pensionamento dei loro medici di fiducia. L’Uncem ha quindi chiesto al Ministro della Salute di non lasciare i sindaci soli in questa “avventurosa ricerca” e di fornire risposte urgenti e concrete.
La lettera dell’Uncem termina con un appello al Ministero della Salute per un cambiamento radicale nell’organizzazione del servizio di medicina generale o, in alternativa, per soluzioni immediate che possano affrontare l’emergenza. La questione sollevata dall’Uncem non è solo una richiesta di aiuto, ma un monito sulla necessità di riformare il sistema sanitario in modo da garantire l’accesso alle cure primarie per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro posizione geografica. La nuova legge sulla montagna, attualmente in discussione, potrebbe rappresentare un’opportunità per affrontare e risolvere questa problematica, ma solo se accompagnata da azioni decise e tempestive da parte del governo.
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