L’influenza mette a letto il Canavese: l’Asl To4 rimedia altri 50 posti e ricorre alle cliniche convenzionate

10/01/2018

Per fronteggiare l’elevato numero di ricoveri necessari è stata data piena attuazione al Piano aziendale di gestione dell’iperafflusso. In una nota l’azienda sanitaria di Ciriè-Chivasso e Ivrea, illustra nei dettagli quali misure sono state assunte per fronteggiare l’emergenza sanitaria causata dall’arrivo dell’influenza stagionale.

“Sono stati fortemente coinvolti i dipartimenti delle Direzioni mediche ospedaliere e il Responsabile del personale del comparto – spiega il direttore generale dell’Asl T04 Lorenzo Ardissone – per mettere a disposizione di tutti i nostri Presidi ospedalieri i posti letto reperiti nelle “aree polmone”. I ricoveri sono stati effettuati nelle aree di degenza dei Pronto Soccorso ed è stata potenziata la disponibilità di posti letto nei reparti ospedalieri di degenza ordinaria. Sono anche stati fortemente coinvolti i Direttori di distretto e il territorio con l’opportunità di favorire il trasferimento di pazienti, laddove indicato, nei posti letto di continuità assistenziale e di lungodegenza”.

Il direttore generale dell’Asl To4 Lorenzo Ardissone: “Tutte le risorse necessarie di personale e di disponibilità di posti letto sono state messe in campo”

“Tutte le risorse necessarie, di personale e di disponibilità di posti letto – conclude il general manager – sono state messe in campo”.
Nello specifico, l’Azienda ha definito una procedura aziendale che ha lo scopo di strutturare il flusso di disponibilità di posti letto presenti nella rete degli Ospedali aziendali e sul territorio. In questo modo, peraltro, si permette un celere trasferimento delle persone assistite dalle strutture ospedaliere aziendali alle strutture deputate al ricovero in post acuzie e, di conseguenza, si rendono disponibili posti letto per il ricovero per acuti. L’obiettivo finale è quello di evitare disagi agli utenti.

Gli infermieri dei NOCC (Nuclei Ospedalieri Continuità delle Cure) quotidianamente supportano gli operatori dei pronto soccorso nella ricerca del posto letto all’interno dell’ospedale per chi deve essere ricoverato o sul territorio per chi deve essere trasferito in strutture territoriali deputate al ricovero dei pazienti in post acuzie, cioè le strutture con posti letto di lungodegenza e di CAVS (nucleo di Continuità Assistenziale a Valenza Sanitaria, struttura sanitaria intermedia tra ospedale e territorio a valenza territoriale).

Inoltre, sulla base della nota del Direttore Generale Sanità Piemonte dell’8 gennaio 2018 dalla settimana in corso l’azienda sta applicando applicazione a quanto contenuto nella Deliberazione di Giunta  Regionale 72-14420 del 20.12.2004, che ritrova applicazione temporanea per il periodo emergenziale e limitato dal 1° gennaio al 31 marzo 2018 fermo restando che coloro che saranno inseriti in RSA fino alla data del 31 marzo potranno concludere il percorso avviato.
Il percorso assistenziale, per il periodo limitato di cui sopra, prevede una durata massima di 60 giorni in base alle necessità assistenziali della persona ed è totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale .

Sempre con l’obiettivo di velocizzare la disponibilità reale dei posti letto, presso le degenze di area medica e chirurgica sono disponibili 6 poltrone per ogni ospedale sede di DEA (discharge room) per l’accoglienza di pazienti dimessi, ma ancora stazionanti in ospedale per ragioni organizzative o personali. Sono posti dedicati alle persone adulte che non necessitano di posto letto e alle persone dimesse dall’area medica e chirurgica in attesa di documentazione per la dimissione o in attesa di parenti.
E’ stato, inoltre, deciso di potenziare l’attività clinica attivando le procedure per l’acquisizione di 4 radiologi di ruolo e di 4 cardiologi (2 a tempo determinato e 2 di ruolo) e di potenziare l’attività assistenziale con l’acquisizione temporanea di 18 infermieri e 17 Operatori Socio Sanitari (OSS).

Si reclutano i medici di famiglia e le ex guardie mediche per collaborare con i medici del pronto soccorso

E’ già stato bandito un avviso per reclutare personale tra i medici di famiglia e di continuità assistenziale (ex guardia medica) per fornire collaborazione ai medici di pronto soccorso per le patologie definite a minore complessità secondo le modalità previste dall’accordo regionale integrativo.

Al momento, e con un lavoro in progress, è stato deciso di mantenere la riduzione dell’attività chirurgica al livello di quella svolta nelle festività natalizie e di fine anno, anche per la settimana 8/12 gennaio, istituendo una cabina di monitoraggio composta dalla Direzione Generale, dalle Direzioni Mediche di Presidio, dai Direttori del Dipartimento Medico e del Dipartimento Chirurgico, dal Responsabile del Servizio di Igiene Pubblica, dai Direttori di Distretto e dalla Responsabile delle Professioni del Comparto.

In questo contesto viene garantita l’attività chirurgica d’urgenza e oncologica. La cabina di monitoraggio, sulla base dei dati epidemiologici, dei dati di occupazione dei posti letto, dei passaggi in pronto soccorso e delle risultanze delle operazioni di dimissione sia in post acuzie sia in Rsa, sia al domicilio, aggiorna costantemente la situazione al fine di decidere consapevolmente e con prudenza eventuali aumenti dell’attività chirurgica.

In ogni caso, al fine di aumentare i posti letto a disposizione dei pazienti di area medica sono stati, temporaneamente, riconvertiti:
– 18 posti letto week surgery del Presidio Ospedaliero di Ivrea; 10 posti letto day surgery del Presidio Ospedaliero di Ciriè; 6 posti letto day surgery del Presidio Ospedale di Chivasso; 12 posti letto day surgery del Presidio Ospedaliero di Cuorgnè.
L’Azienda Sanitaria sottolinea che sono stati anche aggiunti, sempre per il periodo di iperafflusso, ulteriori 6 posti letto presso la Clinica Eporediese, al di fuori del budget contrattato ai sensi della Deliberazione di Giunta Regionale 9 dicembre 2015, n. 43-2578.
Giornalmente le informazioni sulle disponibilità dei letti nei vari Presidi, nelle strutture di post acuzie, nei CAVS e nelle RSA ad alta incrementata vengono condivise dalle Direzioni Mediche Ospedaliere e dai Direttori di Distretto.

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