
13/03/2025
Cronaca
Leinì: quattro indagati per la morte dell’operaio di 35 anni caduto dal tetto di un capannone
Leinì
/Leinì: quattro indagati per la morte dell’operaio di 35 anni caduto dal tetto di un capannone
Sono quattro, al momento, gli indagati nell’inchiesta sulla morte di Abdelkarim Alaa Ragarb Ramadam, l’operaio egiziano di 35 anni deceduto venerdì scorso dopo una caduta da circa dieci metri mentre lavorava su un capannone in ristrutturazione a Leini. La vittima era impegnata nel montaggio di un ponteggio quando ha perso l’equilibrio, precipitando nel vuoto.
Le indagini coordinate dalla Procura di Ivrea si concentrano sulle responsabilità delle aziende coinvolte nei lavori. La ditta per cui lavorava il 35enne era infatti in subappalto da un’altra impresa incaricata della ristrutturazione del capannone. Tra gli indagati figura lo zio della vittima, titolare della ditta subappaltatrice, insieme ad altri tre responsabili delle imprese coinvolte nel cantiere.
Uno degli aspetti più gravi dell’intera vicenda riguarda i soccorsi. Dopo la caduta, invece di allertare il 118, i colleghi dell’operaio lo hanno trasportato in auto all’ospedale Giovanni Bosco di Torino, dove è deceduto alcune ore dopo. Non solo: secondo le prime ricostruzioni, la scena dell’incidente sarebbe stata ripulita per eliminare eventuali tracce compromettenti e, giunti in ospedale, i lavoratori avrebbero dichiarato che l’uomo era caduto in casa, un’affermazione smentita dalle lesioni riportate dalla vittima, incompatibili con un incidente domestico.
Oggi la Procura affiderà l’autopsia a un medico legale per stabilire con precisione le cause del decesso e verificare se un tempestivo intervento medico avrebbe potuto salvare la vita all’operaio. L’indagine potrebbe allargarsi a nuovi soggetti coinvolti nella catena delle responsabilità.
La tragedia riaccende i riflettori sulle condizioni di sicurezza nei cantieri e sulle pratiche irregolari che, troppo spesso, mettono a rischio la vita dei lavoratori. Gli inquirenti stanno approfondendo anche eventuali violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro e possibili responsabilità nell’omissione di soccorso. L’inchiesta è solo agli inizi, ma l’accertamento della verità sarà fondamentale per garantire giustizia alla vittima e alla sua famiglia.
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