
Leinì, la Defonseca si trasferisce a Bologna. Drammatico e amaro Natale per 60 dipendenti
E’ iniziato ieri lo sciopero di tre giorni, proclamato dal sindacato alla Defonseca di viale Italia a Leinì, a causa del paventato trasferimento della storica azienda specializzata nella produzione di calzature, a Casalecchio di Reno, in provincia di Bologna. Un trasferimento che prevede la chiusura del sito produttivo di Leinì. Una ricollocazione causata dalla vendita del marchio ai due diversi fondi di investimento la Star Capital e la Consoli che possiede la maggioranza del pacchetto azionario della società. Nuovo amministratore delegato è Paolo Gigante.
I prodromi della decisione annunciata a sindacati e dipendenti nei giorni scorsi si erano verificati esattamente un anno fa, quando l’azienda aveva proceduto ad una drastica riduzione di personale che ha decimato l’organico: su 80 dipendenti 20 erano stati messi in mobilità. Il sindacato di categoria è sul piede di guerra: Sergio Dovana, funzionario della Filcams-Cgil di Torino esprime la sua opinione: per rilanciare l’azienda necessario procedere a una ristrutturazione. Per fornire il proprio contributo i dipendenti avevano rinunciato anche al ticket restaurant, ma suo dire, l’ultimo anno è stato davvero drammatico anche a causa dell’atteggiamento negativo assunto dalla dirigenza.
A giudizio del funzionario sindacale, il trasferimento sarebbe motivato dal fatto che la proprietà non considera più appetibile il sito di Leinì per le strategia di marketing. Con la chiusura dello stabilimento leinicese sessanta persone rimarranno senza lavoro. Sulla vicenda l’amministratore delegato ha preferito non rilasciare alcun commento.