
Lavoro: sono i 30enni le vittime del Coronavirus. In quarantamila sono ridotti alla fame. Una tragedia

Lavoro: sono i 30enni le vittime del Coronavirus. In quarantamila sono ridotti alla fame. Una tragedia.
Sono i giovani tra i 18 e i 34 anni i più colpiti dalla crisi economica causata dall’epidemia di Covid-19: stando a una recentissima ricerca sono 40mila in Piemonte i giovani che vivono in povertà assoluta. Il quadro che emerge dalla ricerca statistica non è soltanto desolante ma è drammatica. Si tratta di giovani che per capacità, talento e volontà potrebbero davvero contribuire a far ripartire il Piemonte ma la tragica realtà che fanno fatica a mangiare. La ricerca è stata condotta dall’Ufficio Studi dell’Unione Industriale di Torino, che fotografa una realtà tanto amara quanto inimmaginabile nel Piemonte e nell’Italia del Terzo millennio. Ma non è tutto: gl’indicatori stimano che il numero dei giovani ridotti letteralmente alla fame è destinato ad aumentare inesorabilmente.
Lo dimostra in concreto il fatto che nell’arco temporale compreso tra il 2007 e il 2019 che l’indice di povertà assoluta tra i giovani dai 18 ai 34 anni è passata dall’1,9 al 9,1%. E ancora: tra marzo e aprile di quest0anno sono state presentate 40mila 303 domande relative alla Naspi, la vecchia indennità di disoccupazione: oltre 11mila in più rispetto al mese precedente. Numeri che dimostrano come il lockdown abbia colpito principalmente i giovani.
E c’è da sottolineare il fatto che la drastica contrazione del mercato del lavoro ha falcidiato quanti avevano un contratto in scadenza. Ma quel che è più tragico è il fatto che il Piemonte, una delle regioni che più invecchiano, non è in grado di offrire nuove opportunità alle nuove generazioni e il reddito di cittadinanza non può costituire una risposta per fronteggiare e risolvere il drammatico nodo gordiano della disoccupazione giovanile.