
La procura ha incaricato il casellese Mauro Esposito di far luce sulla tragedia di piazza San Carlo

Sarà l’architetto casellese Mauro Esposito, l’imprenditore casellese testimone di giustizia che ha svelato la presenza della malavita organizzata nella cintura torinese, ad effettuare la perizia per ricostruire i tragici momenti che hanno caratterizzato lo scorso 3 giugno, quando in piazza San Carlo, dove era stato installato un maxi-schermo a Torino il terrore ha provocato un fuggi fuggi generale durante: in quella drammatica serata, in cui si giocava la finale di Champions League tra la Juventus e il Real Madrid, perse la vita Erika Pioletti e rimasero ferite quasi 1.300 persone.
La procura della Repubblica di Torino ha affidato a Mauro Esposito un incarico sicuramente complesso e delicato sul quale vige il più stretto riserbo.
L’indagine è piuttosto articolata: oltre ad Esposito sui fatti di quella tragica notte sta anche lavorando l’avvocato Luigi Chiappero ex sindaco di Ciriè, consigliere comunale a Caselle e legale di fiducia della sindaca di Torino Chiara Appendino. Entrambi lavorano sullo stesso caso anche se in due posizioni del tutto diverse e opposte.
L’architetto Mauro Esposito, questa volta non si reca negli uffici della procura in qualità di testimone di giustizia, ma in quelle di perito al quale spetta il compito di contribuire a fare chiarezza sulle responsabilità di chi doveva far in modo che quella sera fosse una sera di festa e non una tragedia che ha sconvolto Torino e il Piemonte.