
Ivrea, telefoni cellulari in carcere. Interrogazione in Parlamento dell’onorevole Alessandro Giglio Vigna

Quello dei cellulari in carcere è un problema diffuso. E da qualche tempo le case circondariali sono divenute dei veri e propria call center grazie alla compiacenza di parenti e visitatori che consegnano ai detenuti i dispositivi di telefonia mobile. In questo contesto il segretario Regionale Salvatore Fantasia e il vice segretario Regionale Mattia Frau del Sarap (il Sindacato Autonomo Ruolo Agenti Penitenziaria), ringraziano l’onorevole canavesano Alessandro Giglio Vigna per aver presentato, su questo delicato fenomeno, un’interrogazione parlamentare.
“Grazie per aver sollevato il problema dei telefoni cellulari non autorizzati negli istituti penitenziari di Ivrea e di tutto il territorio piemontese proponendo, come da molto tempo richiesto, la dotazione di dispositivi jammer a supporto degli operatori della Polizia Penitenziaria – scrivono i dirigenti del Sarap – per aumentare la sicurezza all’interno degli istituti”.
Il segretario generale Roberto Mattarocchia del sindacato autonomo ruolo agenti penitenziaria, loda l’interrogazione parlamentare firmata dall’onorevole Alessandro Giglio Vigna, dove mostra l’interessamento che sempre è stato evidenziato dal Sarap in riferimento all’introduzione di telefoni cellulari all’interno degli istituti penitenziari, “cosa che compromette la sicurezza sia interna degli istituti che la sicurezza sociale, considerando che oggi gli istituti stanno diventando delle centrali operative dove si continua ad impartire ordine all’esterno per attività illecite” .
“Il Sarap ringrazia, l’onorevole Alessandro Giglio Vigna, per l’ascolto che sta dando a chi quotidianamente svolge il proprio compito istituzionale in prima linea – Salvatore Fantasia e Mattia Frau – e resta l’unico punto d’ascolto per far emergere i problemi reali che attanagliano la Polizia Penitenziaria. Sicuri che questo sia l’inizio di una collaborazione fattiva”.