
Ivrea, la Fiom-Cgil non firma l’accordo sulla fusione tra Olivetti e Tids: “Percorso inaccettabile”
La fusione tra Olivetti e Tids è ufficialmente conclusa: mercoledì 16 dicembre nella sede eporediese di Confindustria Canavese, Olivetti-Telecom e le organizzazioni sindacali di settore hanno sottoscritto l’accordo. O meglio: lo hanno fatto Fim e Uilm mentre la Fiom-Cgil ha giudicato opportuno non sottoscrivere un accordo che contiene proposte ritenute “inaccettabili”. Il problema? Presto detto. A giudizio della Fiom-Cgil a determinare la decisione di non approvare l’intesa sono l’assenza di un piano industriale, la dichiarazione unilaterale di 300 esuberi e la svendita degli istituti contrattuali.
La Fiom-Cgil polemizza con le sigle sindacali che hanno sottoscritto l’accordo: la decisione sarebbe stata assunta da sindacati minoritari e da Rsu elette con pochissime preferenze. Il braccio di ferro tra i sindacati di categoria continua: la Fiom-Cgil che, nelle ultime elezioni delle Rappresentanze sindacali unitarie, ha ottenuto il 70% dei voti, sente suo il diritto di tutelare e difendere i lavoratori e i loro diritti e ha ritenuto di respingere l’intesa e di contrastare le scelte compiute dalla Telecom.
Scelte che, a giudizio della Fiom-Cgil, avrebbero spogliato il territorio della Olivetti e della sua storia. Per questa ragione nei prossimi giorni saranno convocate le assemblee dei dipendenti per decidere quale iniziative intraprendere per contrastare le decisioni assunte dall’azienda.