
Ivrea, il sindaco: “Nessun accanimento verso i gestori delle sale da gioco”

Lotta dura alla dipendenza dal gioco. E l’obiettivo che si è posta l’Amministrazione comunale di Ivrea con la contestata ordinanza che prevede il divieto di aperture delle sale da gioco in prossimità di scuole, ospedali ed edifici di interesse pubblico.
Un’ordinanza firmata dal primo cittadino Carlo Della Pepa, che non è affatto piaciuta ai gestori, i quali hanno fatto ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale piemontese (Tar) chiedendo la sospensiva cautelare del nuovo regolamento riguardante le case da gioco e per l’installazione di apparecchi di intrattenimento. Il ricorso si basava sul teorema dell’incompetenza dell’ente locale nella disciplina della materia delle case da gioco.
Il Tar ha respinto il ricorso dando ragione al Comune: l’ente locale possiede, secondo i giudici amministrativi, le necessarie competenze per regolamentare orari e, di conseguenza, il nuovo regolamento è da considerarsi pienamente efficace e operativo. Il sindaco Carlo Della Pepa non nasconde la propria soddisfazione ma coglie l’occasione per ribadire ancora una volta che l’istituzione del regolamento non ha affatto lo scopo di penalizzare le case da gioco.
Il vero obiettivo è quello di tutelare le fasce deboli della popolazione, quelle più esposte alla dipendenza da gioco. Un fenomeno in rapida diffusione e che sempre più spesso causa tragedie e drammi familiari, come le cronaca giornalistiche riporta ormai quotidianamente. Nessun accanimento, quindi, nei confronti dei titolari delle case da gioco.