
Ivrea: detenuto colpito da legionella è grave in ospedale. Controlli sanitari dell’Asl nel carcere

Ivrea: detenuto 50enne colpito da legionella è grave in ospedale. Controlli sanitari nel carcere.
È ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Ivrea il detenuto cinquantenne colpito dalla legionella. Si tratta probabilmente di un uomo che già soffriva di problemi di salute che lo avrebbero più esposto all’infezione. Il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl T04 sta effettuando alcuni accertamenti per risalire all’origine dell’infezione. È da sottolineare che la Legionella non si trasmette da persona a persona ma per via respiratoria mediante inalazione aspirazione.
Sulla vicenda interviene Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp, il sindacato che rappresenta gli agenti di polizia municipale: “Si faccia luce al più presto sulle cause del caso di legionella nel carcere di Ivrea. Ne va anche della incolumità della salute dei nostri agenti di polizia penitenziaria” ha evidenziato in una nota.
“La sicurezza dei luoghi di lavoro – conclude Beneduci – è una priorità dalla quale non si può prescindere, a tutela di tutti. Sia del personale di polizia penitenziaria e del personale del comparto funzioni centrali, sia della popolazione detenuta”. I sanitari dell’azienda sanitaria stanno effettuando controlli sugli impianti di trattamento dell’aria e di ricircolarizzazione delle acque.
La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia causando ben 34 morti su 221 contagiati (erano presenti oltre 4 mila veterani): solo in seguito si scoprì che la malattia era stata causata da un batterio, denominato legionella, che fu isolato nel gennaio del 1977 nell’impianto di condizionamento dell’hotel dove i veterani avevano soggiornato.