
Infermieri, il Nursind invoca l’aiuto del Presidente Mattarella: “Il Piemonte è in ginocchio”
È un disperato appello quello che il segretario regionale del Nursind Piemonte (il sindacato delle professioni infermieristiche) rivolge niente meno che al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella invocando il suo intervento. “Il Piemonte è in ginocchio. Servono provvedimenti drastici e urgenti per tirarci fuori da un possibile quanto probabile collasso sanitario – dichiara Francesco Coppolella, segretario regionale del Nursind -. Gli ultimi provvedimenti che il governo regionale sta emanando testimoniano che siamo con l’acqua alla gola e presto saremo in balia degli eventi”.
Francesco Coppolella sottolinea come negli ospedali piemontesi ci sia una grave carenza di personale infermieristico. Ma in che modo è possibile ovviare a questo problema? Soltanto con una massiccia e immediata assunzione a tempo indeterminato, senza dover essere costretti a sottostare al lunghissimo iter burocratico di un concorso pubblico. In questo modo, spiega Coppolella, sarà possibile richiamare almeno un migliaio di infermieri dall’Italia e dall’estero per arginare il fiume in piena della pandemia da Covid-19 che si è abbattuto sul Piemonte.
“Serve una forte cabina di regia che riprenda una situazione che ci sta sfuggendo di mano con inevitabili gravi conseguenze. L’infermiere è oggi una risorsa indispensabile per salvarci. Stiamo pagando a caro prezzo la scarsa visione programmatica regionale di questa grave criticità – conclude Francesco Coppolella -. I bandi non forniscono risposte all’esigenza e il rischio che il personale infermieristico rimasto presente senza un aiuto ceda è elevato. Ci aspetta ancora un lungo periodo prima che gli effetti della chiusura incidano sui ricoveri. Se esponenti della Regione chiedono aiuto alle Ong e chiedono di reclutare medici per fare gli infermieri rende ancor più forte l’idea che bisogna agire in fretta sotto una supervisione nazionale”.