
In Val di Chy prende vita “Chy Metal Valley”, il brand canavesano che trasforma la lamiera in design e racconto
Per troppo tempo il metallo è stato sinonimo di industria, funzionalità e freddezza. Oggi, nel cuore del Canavese, questo materiale si riscopre protagonista di creatività, eleganza e sostenibilità grazie a Chy Metal Valley, il nuovo brand nato dall’esperienza della Cassetto Srl, storica azienda della Val di Chy specializzata nella lavorazione della lamiera e nella carpenteria.
Il progetto rappresenta un’evoluzione naturale di un sapere tecnico che incontra l’arte e il design, fondandosi su tre pilastri: creatività, personalizzazione e sostenibilità. L’obiettivo è quello di dare una nuova identità al metallo, trasformandolo da semplice materiale industriale in un mezzo espressivo capace di raccontare storie, emozioni e valori.
“Vogliamo dare un’anima al metallo – spiega Gianfranco Calabrese di Chy Metal Valley – trasformandolo in un mezzo espressivo capace di emozionare, raccontare e durare nel tempo.”
La scelta del metallo non è casuale: è durevole, riciclabile al 100% e rigenerabile senza perdere le proprie caratteristiche originarie, incarnando appieno i principi dell’economia circolare. Una visione che unisce la tradizione manifatturiera canavesana alla responsabilità ambientale e all’innovazione tecnologica.
Il processo creativo parte da una fotografia, elaborata digitalmente per diventare un disegno tridimensionale. Il taglio laser consente una precisione millimetrica, la verniciatura a polvere esalta i dettagli e garantisce resistenza nel tempo, mentre la sovrapposizione delle lamiere crea profondità e suggestivi effetti ottici.
Dalle mani e dall’ingegno del team nascono così ritratti personalizzati, quadri artistici e oggetti di design per la casa, fino a una linea speciale dedicata agli animali domestici.
Chy Metal Valley non è solo un marchio, ma una nuova forma di espressione canavesana, capace di fondere tecnica, arte e sostenibilità. Un esempio concreto di come anche nel territorio piemontese la tradizione industriale possa evolversi in arte contemporanea, mantenendo salde le proprie radici e guardando con fiducia al futuro.