13/12/2024
Cronaca
Giocano a pallone davanti alla stazione di Chivasso. Daspo urbano per sette giovani canavesani
Chivasso
/Giocano a pallone davanti alla stazione di Chivasso. Daspo urbano per sette giovani canavesani
Ancora un pomeriggio fuori controllo alla stazione ferroviaria di Chivasso, dove giovedì 12 dicembre i Carabinieri, coordinati dal capitano Urbano Marrese, hanno fermato sette giovani di origine nordafricana – due dei quali nati in Italia – impegnati in una partita di calcio improvvisata. La sfida, ben lontana da qualche tiro al pallone tra amici, ha di fatto bloccato l’accesso alla stazione, creando disagi per studenti e pendolari.
Per i sette ragazzi, quattro maggiorenni e tre minorenni residenti tra il Vercellese e il Canavese, è scattato il Daspo urbano. Questo provvedimento consente di allontanare chi viola i divieti di stazionamento in spazi non autorizzati ed è stato applicato per ristabilire l’ordine in una zona ormai diventata una delle “zone calde” della città.
L’episodio si inserisce in un contesto già problematico. Pochi giorni prima, il sindaco Claudio Castello aveva emesso un’ordinanza, valida fino al 9 febbraio 2025, che vieta la vendita, la somministrazione e il possesso di bevande alcoliche e contenitori in vetro nelle piazze Garibaldi e XII Maggio 1944, situate nei pressi della stazione. Il provvedimento, nato per contrastare episodi di degrado e garantire maggiore sicurezza, ha suscitato però non poche critiche per la sua applicazione indiscriminata.
Residenti e commercianti lamentano infatti situazioni paradossali, come il rischio di sanzioni per chi acquista una bottiglia di vino o un vasetto di salsa di pomodoro al supermercato e si trova a transitare nelle zone soggette al divieto.
Intanto, il consigliere comunale Bruno Prestìa, del gruppo “Per Chivasso”, ha avviato una raccolta firme per sollecitare interventi più incisivi. Tra le proposte: un incremento della presenza delle forze dell’ordine, l’installazione di telecamere di videosorveglianza più moderne e un rilancio del Movicentro come spazio sicuro e fruibile per i cittadini.
“La stazione è un punto strategico per Chivasso, ma è diventata teatro di episodi sempre più gravi – ha dichiarato Prestìa –. Servono soluzioni strutturali, non provvedimenti temporanei che finiscono per penalizzare i residenti e chi usa il treno per lavoro o studio”.
Mentre si cerca di mettere una toppa con Daspo urbani e ordinanze, le criticità restano. Pendolari, commercianti e residenti continuano a chiedere risposte concrete per restituire vivibilità e sicurezza a una zona nevralgica per la città.
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