
23/03/2025
Cronaca
Gestione degli invasi montani: il Piemonte accelera sulle infrastrutture idriche. Il Pd”: L’acqua è una priorità”
Canavese
/Gestione degli invasi montani: il Piemonte accelera sulle infrastrutture idriche. Il Pd”: L’acqua è una priorità”
La gestione degli invasi montani torna al centro del dibattito politico in Piemonte in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. A rilanciare il tema è il gruppo regionale del Partito Democratico, che ha lanciato un appello alla Giunta Cirio affinché venga approvato il nuovo regolamento regionale per la gestione degli invasi, considerato una priorità per la sicurezza idrica del territorio.
Un’emergenza da affrontare con urgenza
“Garantire la disponibilità di acqua in Piemonte deve essere una priorità”, affermano i consiglieri Dem, che hanno sottolineato le preoccupazioni espresse da Coldiretti Cuneo in merito alla crisi idrica. Secondo Gianna Pentenero, capogruppo del PD in Consiglio regionale, le piogge di marzo, sebbene abbiano portato un sollievo temporaneo, non sono state sufficienti a colmare il deficit idrico accumulato nei mesi precedenti. “La crisi idrica non si risolve con gli annunci, ma con interventi concreti e tempestivi”, ha dichiarato, sollecitando l’approvazione immediata del regolamento e l’implementazione di tempi certi per la sua attuazione.
Il regolamento, atteso da tempo, aggiorna le normative regionali e introduce criteri più stringenti sulla gestione dei sedimenti e sulla manutenzione delle infrastrutture. Due aspetti tecnici ma cruciali per garantire la sicurezza e l’efficienza degli invasi.
Progetti in attesa di finanziamenti
Secondo il consigliere Mauro Calderoni, le nuove normative da sole non bastano se le opere infrastrutturali restano bloccate. Un caso emblematico è il progetto Serra degli Ulivi nel Monregalese: mentre il primo lotto procede, mancano ancora i fondi necessari per completare gli altri interventi. “Le aziende agricole e il comparto produttivo non possono più aspettare”, ha sottolineato Calderoni, evidenziando il rischio che ritardi burocratici compromettano l’intera stagione agricola.
Il Partito Democratico chiede dunque un’accelerazione sulle infrastrutture idriche per trattenere l’acqua nei periodi piovosi e rilasciarla gradualmente nei mesi più secchi. Ritardi e incertezze, secondo i consiglieri, potrebbero avere ripercussioni significative sull’agricoltura e sull’industria piemontese.
Il ruolo degli invasi montani
Gli invasi montani sono bacini artificiali progettati per accumulare acqua piovana o proveniente da corsi d’acqua, al fine di garantirne un utilizzo regolato per scopi agricoli, civili o energetici. Pur essendo meno impattanti delle grandi dighe, queste infrastrutture necessitano di una gestione attenta e continuativa, soprattutto per quanto riguarda la manutenzione e il controllo dei sedimenti.
L’accumulo d’acqua negli invasi consente di prevenire il rischio idrogeologico, fornire risorse per l’irrigazione senza gravare sui fiumi e sulle falde acquifere, e ridurre la vulnerabilità del territorio agli eventi meteorologici estremi. Tuttavia, il dibattito rimane acceso: se da un lato rappresentano una soluzione efficace alla crisi idrica, dall’altro pongono questioni ambientali e finanziarie, tra costi di realizzazione e necessità di continui interventi manutentivi.
Il futuro della gestione idrica in Piemonte
In un contesto di cambiamenti climatici sempre più evidenti, la gestione delle risorse idriche assume un ruolo strategico per il Piemonte. Secondo i dati di Coldiretti, ogni anno il 89% dell’acqua piovana in Italia viene dispersa, una quota che potrebbe essere ridotta attraverso infrastrutture adeguate. Gli invasi montani rappresentano un’opportunità per contrastare la siccità, ma richiedono investimenti mirati e una governance efficiente.
Tra le principali infrastrutture idriche piemontesi figurano gli invasi del Gruppo Iren, utilizzati per la produzione di energia idroelettrica. Tra questi, i serbatoi di Agnel e Serrù, il serbatoio stagionale di Ceresole e quelli delle Gorge di Susa e Clarea. Questi impianti non solo garantiscono l’approvvigionamento d’acqua, ma contribuiscono alla produzione di energia pulita e alla riduzione delle emissioni.
Investire sul futuro
Il gruppo regionale del Pd conclude con un messaggio chiaro: “Ogni giorno di ritardo aggrava le difficoltà del settore agricolo e industriale. È il momento di passare dalle parole ai fatti. Il Piemonte non può più permettersi esitazioni su un tema così cruciale per il suo sviluppo e la sua sicurezza economica”.
La gestione degli invasi montani, quindi, non è più solo una questione di pianificazione, ma un’urgenza che richiede azioni concrete e tempestive per garantire un futuro sostenibile alla regione.
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