Frutta, la Coldiretti Torino lancia l’allarme: “I prezzi offerti ai produttori non ripagano le spese”

30/09/2022

La stagione calda ha regalato frutta zuccherina, colorata e succosa, ma solo perché questo settore ha ormai imparato a difendersi da siccità e dalle tempeste investendo molto in scavi di pozzi, impianti irrigazione, reti anti grandine. Sono dunque gli investimenti, onerosi, delle aziende ortofrutticole ad avere salvato la frutta della provincia di Torino che immette sul mercato mondiale circa 500mila quintali di prodotto e occupa quasi 3.000 ettari, concentrati soprattutto nel Pinerolese ma con estensioni significative anche in Canavese e Chierese.
Ma ora tutto questa preziosa risorsa di zuccheri essenziali, vitamine, antiossidanti e fibre rischia di rimanere sugli alberi perché non ci sono i soldi per la raccolta e la conservazione e perché grossisti e grande distribuzione non offrono una giusta remunerazione ai frutticoltori.

Gli investimenti per mettere al sicuro la produzione di frutta, riparandola dagli eventi climatici, sono relativamente recenti e hanno fatto da apripista per quelle buone pratiche che oggi vengono suggerite a tutti i comparti agricoli per produrre cibo anche in epoca di grande siccità e di improvvise bombe d’acqua. Ma questa lungimiranza ora non viene ripagata dal mercato.
Un esempio di investimenti per l’annata frutticola lo traccia Sergio Bunino tecnico di Coldiretti Torino. “Prendiamo un meleto di Golden delicious, la mela gialla che tutti conosciamo. Questa mela viene prodotta con lotta integrata, il melo è ben potato, diradato e rifinito a mano, difeso con i prodotti ammessi dai disciplinari della lotta integrata, irrigato con pozzo aziendale. La qualità allo stacco è eccellente per forma del frutto e pezzatura, ma questo risultato costa al produttore dai 40 ai 45 centesimi di euro al kg. Su una produzione che ha stimato sui 1.200 quintali ha speso, finora, 42.000 euro: gli rimangono ancora da sborsare all’incirca 12.000 euro per la raccolta (10 centesimi di euro per chilogrammo raccolto). Ma quanto gli viene offerto? Dai 15 ai 20 centesimi al chilo, esattamente meno del 50% del costo di produzione. Ancora peggio per il biologico che registra un calo del 20-30% del prezzo riconosciuto al produttore a fronte di un aumento medio dei costi di produzione che si avvicina al 30%: anche qui non si coprono i costi di produzione”.

Siamo a fine settembre, in piena raccolta di mele e pere a chiudere la lunga estate della frutta iniziata con fragole e ciliegie e proseguita con mirtilli, albicocche, pesche, prugne, susine e ramassin. I produttori hanno imparato a conservare la frutta con impianti ad alta tecnologia che garantiscono croccantezza e lucidità della buccia anche a parecchi mesi dallo stacco.
“Invece di vendere tutto subito – continua Buninio – si potrebbe stoccare il prodotto in cella frigo sperando in una ripresa delle contrattazioni in primavera con prezzi adeguati. Le aziende attrezzate per la conservazione si devono accollare un’altra spesa dai 15-20 centesimi al Kg per la sola refrigerazione, più altri 10 centesimi al kg per la movimentazione e l’imballaggio”.
È evidente che non si è di fronte a un equo compenso per il lavoro svolto. Il problema è emerso anche durante la riunione dalla Commissione ortofrutticola di Coldiretti Torino che riunisce i rappresentanti territoriali dei produttori Coldiretti. Ne fanno parte Cinzia Bricco, di Lusernetta, (per la zona di Pinerolo); Marco Bragardo, di Baldissero Torinese, (per la zona di Chieri); Alberto Bunino, di Cavour (per la zona di Pinerolo), Gianluca Chianale, di Castiglione T.se, (per la zona di Chivasso); Giuseppe Grande, di Vigone (per la zona di Pinerolo); Flavio Mondino, di Mazzè (per la zona di Caluso); Luca Sina, di La Loggia, (per la zona di Carmagnola); Alberto Rosso, di Pecetto T.se (per la zona di Chieri).

“Dopo i debiti accumulati nel 2021 per il calo delle produzioni del 50-80% dovuto alle gelate tardive, questa dovrebbe essere l’annata della ripresa – osserva Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino – Ma se ai produttori non viene riconosciuto un equo compenso, di fronte al profondo rosso del 2021 e di fronte ai rincari di energia, fitofarmaci e materiali, questa rischia di essere una nuova annata in perdita che potrebbe vedere molte aziende abbandonare prima i frutti e poi i frutteti. Proprio ora che con l’uscita dalla pandemia e l’arrivo dell’inverno leggiamo dei consigli dei nutrizionisti che ci dicono di mangiare più frutta con le sue vitamine e i suoi antiossidanti e proprio mentre si parla di svolta verso la sostenibilità indicando come prima condizione per la riduzione delle fonti fossili e della CO2, il consumo di frutta e verdura a Km zero”.

“Non possiamo accettare – conclude Mecca Cici – che il prezzo remunerato per un prodotto deperibile sia al di sotto del suo costo di produzione, lo prevede la legge contro le pratiche sleali in materia di commercio, legge fortemente voluta da Coldiretti. Gli agricoltori non possono continuare ad essere schiacciato dall’aumento delle materie prime, dell’energia, dei trasporti, degli imballaggi: le aziende già si accollano la resistenza al cambiamento climatico e la lotta contro i nuovi insetti che concorrono all’aumento degli scarti di produzione. È ora che anche la Grande distribuzione si metta dalla nostra parte e dalla parte del diritto dei consumatori ad avere in casa frutta piena di nutrienti, buona e sostenibile”.

Ti è piaciuto l’articolo?

Condivilo su tutti i social e menziona CanaveseNews - News dal Canavese e dintorni

Potrebbero interessarti

Redazionale: Formazione e lavoro, si aprono le selezioni, al via il nuovo corso Oss a Rivarolo Canavese

Redazionale: Formazione e lavoro, si aprono le selezioni, al via il nuovo corso Oss a Rivarolo Canavese

Essenzialmente Formazione, in partnership con l’Agenzia per il Lavoro Synergie Italia, annuncia l’apertura delle selezioni per il nuovo corso per Operatore Socio-Sanitario (OSS) nella sede di Rivarolo Canavese. Si tratta di una proposta formativa che rappresenta un’importante opportunità per il territorio, in un settore – quello socio-sanitario – caratterizzato da una crescente richiesta di personale […]

28/11/2025

Manovra economica, Confindustria Canavese precisa: “Osservazioni basate su dati e strategia industriale, non su orientamenti politici”

Manovra economica, Confindustria Canavese precisa: “Osservazioni basate su dati e strategia industriale, non su orientamenti politici”

In riferimento alle note diffuse relative a presunte dichiarazioni del Presidente di Confindustria Canavese, Paolo Conta, durante l’incontro “La Stampa è con voi” svoltosi  a Ivrea lo scorso 19 novembre 2025, si ritiene opportuno chiarire quanto segue: nel rispetto delle regole deontologiche della Confindustria che la collocano in posizione apolitica, apartitica e autonoma, le parole […]

21/11/2025

Confindustria Canavese, il presidente Paolo Conta: “Manovra poco coraggiosa, si punti su innovazione e giovani”

Confindustria Canavese, il presidente Paolo Conta: “Manovra poco coraggiosa, si punti su innovazione e giovani”

La fotografia dell’Italia che cambia, tra trasformazioni globali e nuove incertezze, fa da sfondo alle riflessioni di Paolo Conta, presidente di Confindustria Canavese, ospite al Teatro Giacosa di Ivrea per l’appuntamento di “La Stampa è con voi”. Ed è proprio da questo scenario, definito “rivoluzionario” per rapidità e profondità dei mutamenti, che Conta parte per […]

20/11/2025

PMI DAY 2025, Confindustria Canavese premia quattro imprese simbolo di continuità e impegno

PMI DAY 2025, Confindustria Canavese premia quattro imprese simbolo di continuità e impegno

Il PMI DAY 2025 si conferma un appuntamento centrale nel dialogo tra mondo produttivo e nuove generazioni. Per celebrare le aziende che hanno sostenuto l’iniziativa sin dalla prima edizione, la Piccola Industria di Confindustria Canavese ha istituito quest’anno il Premio PMI DAY, un riconoscimento dedicato alla fedeltà e alla partecipazione attiva delle imprese del territorio. […]

18/11/2025

Telecontact, 1.500 posti a rischio: l’allarme parte da Ivrea e Aosta. Rossomando e Giorgis portano il caso in Parlamento

Telecontact, 1.500 posti a rischio: l’allarme parte da Ivrea e Aosta. Rossomando e Giorgis portano il caso in Parlamento

Sono circa 1.500 i lavoratori di Telecontact Center S.p.A., società del gruppo TIM, che rischiano il posto dopo l’avvio della procedura di cessione a DNA S.r.l., una newco controllata dal Gruppo Distribuzione S.p.A.. Tra loro, 150 addetti tra Ivrea e Aosta, un presidio industriale e sociale oggi sospeso tra incertezza e paura. Una vicenda che […]

12/11/2025

Fila acquisisce Seven di Leini: operazione da 53,7 milioni per espandersi nel mondo scuola e lifestyle

Fila acquisisce Seven di Leini: operazione da 53,7 milioni per espandersi nel mondo scuola e lifestyle

Dal colore ai banchi di scuola, Fila allarga i propri orizzonti nel segno del Made in Italy. Il gruppo, punto di riferimento internazionale negli articoli per le arti visive e plastiche, ha annunciato l’acquisizione della Seven di Leini, azienda simbolo del mondo scolastico con i marchi Invicta, SJ Gang e Mitama. L’operazione, dal valore complessivo […]

08/11/2025

Ivrea, Guido Saracco a Confindustria Canavese: “L’intelligenza artificiale deve restare al servizio dell’uomo”

Ivrea, Guido Saracco a Confindustria Canavese: “L’intelligenza artificiale deve restare al servizio dell’uomo”

Un intervento denso di visione e di significato quello di Guido Saracco, già rettore del Politecnico di Torino, che ha catturato l’attenzione del pubblico durante l’assemblea di Confindustria Canavese, svoltasi alle Officine H di Ivrea. Un appuntamento che, come nelle migliori tradizioni olivettiane, ha messo al centro il rapporto tra innovazione, conoscenza e responsabilità sociale. […]

28/10/2025

Ivrea, Giorgia Meloni scrive a Confindustria Canavese: “Adriano Olivetti è stato un grande italiano”

Ivrea, Giorgia Meloni scrive a Confindustria Canavese: “Adriano Olivetti è stato un grande italiano”

“Le idee di Adriano Olivetti hanno plasmato il nostro tessuto industriale e lo hanno reso quello che è: un sistema produttivo fondato su due pilastri, il profitto e il valore sociale”. Con queste parole il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha aperto idealmente l’Assemblea generale di Confindustria Canavese, che si è svolta ieri all’Officina H […]

28/10/2025

In Val di Chy prende vita “Chy Metal Valley”, il brand canavesano che trasforma la lamiera in design e racconto

In Val di Chy prende vita “Chy Metal Valley”, il brand canavesano che trasforma la lamiera in design e racconto

Per troppo tempo il metallo è stato sinonimo di industria, funzionalità e freddezza. Oggi, nel cuore del Canavese, questo materiale si riscopre protagonista di creatività, eleganza e sostenibilità grazie a Chy Metal Valley, il nuovo brand nato dall’esperienza della Cassetto Srl, storica azienda della Val di Chy specializzata nella lavorazione della lamiera e nella carpenteria. […]

21/10/2025