
Finalmente aperto al traffico il sottopasso della provinciale 500 sotto l’autostrada A4 Torino-Milano

Finalmente aperto al traffico il sottopasso della provinciale 500 sotto l’autostrada A4 Torino-Milano
È stato ufficialmente aperto al traffico oggi, venerdì 15 novembre, il nuovo tratto stradale che collega la strada provinciale 500 della collina torinese con la rampa di collegamento tra la strada statale 11 Padana Superiore e l’autostrada A4. L’opera, lunga 485 metri, passa sotto l’autostrada Torino-Milano e la ferrovia ad alta velocità, configurandosi come un’infrastruttura strategica per migliorare la viabilità del basso Canavese.
Un’opera attesa e travagliata
Il progetto, dal costo complessivo di 1,5 milioni di euro, era stato bloccato a causa del fallimento dell’impresa inizialmente incaricata dei lavori. Dopo un lungo iter burocratico e tecnico, la sua ripresa è stata resa possibile grazie agli sforzi della struttura tecnica della Città Metropolitana di Torino.
Jacopo Suppo, vicesindaco metropolitano, ha sottolineato l’importanza di questa realizzazione: “Era un’opera molto attesa dal territorio. Superare le difficoltà legate al fallimento della prima ditta è stato un lavoro impegnativo, ma necessario per garantire la conclusione di un’infrastruttura strategica”.
Soddisfazione espressa anche dal sindaco di Volpiano, Giovanni Panichelli: “L’apertura di questo tratto stradale rappresenta un importante passo avanti per la viabilità locale. In futuro, contribuirà a favorire lo sviluppo economico e a migliorare i collegamenti tra le diverse aree del Canavese e con Torino”.
Un nodo cruciale per la mobilità regionale
Il nuovo tratto viario rappresenta un’opportunità di connessione diretta tra il basso Canavese e la strada statale 11. Da qui, è possibile raggiungere la Provinciale 590 della Val Cerrina attraverso il ponte sul Po, migliorando l’accesso alla collina torinese e all’area metropolitana di Torino.
L’inaugurazione di questa infrastruttura segna un ulteriore tassello nel miglioramento delle reti di trasporto locale, favorendo non solo la mobilità quotidiana dei residenti ma anche il traffico commerciale, con benefici attesi per l’economia locale e regionale.