16/04/2016

Cronaca

Fallimento Asa: costituita la delegazione dei sindaci che tratterà con il commissario Ambrosini

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La strada della trattativa per il “Lodo Asa” inizierà il prossimo lunedì 2 maggio, con l’incontro tra la delegazione dei sindaci, dei tre commissari straordinari delle ex Comunità Montane e il commissario liquidatore dell’ex Asa, Stefano Ambrosini. La prima trattativa avrà luogo negli uffici del vicepresidente della Giunta Regionale Aldo Reschigna (che è anche assessore al Bilancio) nel palazzo regionale di piazza Castello a Torino.

Sarà proprio Aldo Reschigna a supervisionare l’andamento delle trattative per giungere a un accordo che eviti a comuni e Comunità Montane un disastroso dissanguamento finanziario e, nel contempo, consenta ad Ambrosini di colmare il “buco” di bilancio dell’ex azienda consortile e di chiudere questa annosa partita. Alle 17,30 di lunedì 2 maggio, quindi, inizia la contrattazione. Come aveva preannunciato al Canavesenews.it l’8 aprile 2016, il sindaco di Rivarolo Canavese e portavoce dell’Area Omogenea del Canavese Occidentale Alberto Rostagno, ieri sera, venerdì, è stata costituita la delegazione che andrà a trattare della quale fanno parte nove primi cittadini e i tre commissari straordinari delle ex Comunità montane in liquidazione. I sindaci dei 51 comuni soci dell’ex ente consortile, dopo una breve consultazione hanno deciso che a rappresentarli saranno Alberto Rostagno (sindaco di Rivarolo), Beppe Pezzetto (Cuorgnè), Paolo Mascheroni (Castellamonte), Serafino Ferrino (Favria) e Gianbattistino Chiono (Busano), Ornella Moretto (San Ponso), Giovanni Aldighieri (Carema),

Walter Giovanni Arcesto (San Colombano Belmonte) e Giovanni Bruno Mattiet (Locana). Va precisato che il sindaco Aldighieri rappresenta le istanze di quei comuni (come Rocca Canavese), che facevano parte della Comunità montana Valle Sacra che sono chiamati a ripianare i debiti accumulati dall’Asa anche se, di fatto, non hanno mai fatto parte del consorzio e non hanno mai usufruito dei servizi dell’azienda. Il balletto delle cifre, relative al debito da pagare non ha finora fatto chiarezza sull’entità dell’esborso: si sa che il debito ammonta a 60 milioni di euro, ma di questo si inizierà a parlare il 2 maggio, nel corso del primo incontro tra le parti.

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