
Ex Pcma di San Benigno Canavese, lavoratori sotto pressione: contratti di solidarietà prorogati fino al 2026
Turni ridotti, stipendi tagliati e futuro incerto: è lo scenario che si profila per i circa 300 dipendenti dello stabilimento di San Benigno Canavese, ex Magneti Marelli e poi Pcma, oggi inglobato in Stellantis. L’azienda ha infatti confermato il ricorso ai contratti di solidarietà fino al 31 gennaio 2026, con riduzioni dell’orario di lavoro che arrivano in media all’80% e, in alcuni casi, sfiorano il 90%.
Le conseguenze economiche non sono marginali: per operai con salari medi compresi tra i 1700 e i 1800 euro, la perdita mensile può toccare i 400-500 euro. A questo si aggiungono le 34 uscite anticipate già concretizzate e le ulteriori 53 in discussione, su cui la trattativa resterà aperta fino a ottobre.
Il quadro occupazionale locale diventa così sempre più fragile. Quello di San Benigno non è un caso isolato, ma uno dei tanti campanelli d’allarme che segnano l’autunno industriale piemontese. Le misure adottate rientrano nel difficile percorso che sta attraversando Stellantis e, più in generale, l’intero comparto automotive, settore che in Canavese continua a rappresentare una fonte di reddito fondamentale per migliaia di famiglie.