La provincia di Torino è la più “cassintegrata” d’Italia nonostante il significativo calo delle richieste
In calo le richieste della “cassa” ma nonostante tutto per il 2018 la provincia di Torino, Canavese compreso, si conferma come la più “cassintegrata” d’Italia. Ad evidenziare il dato negativo è l’indagine compiuta dall’ufficio studi della Uil piemontese. In sostanza, le ore di cassa integrazione richieste ammontano complessivamente a 16 milioni 910mila 928 con una flessione del 16,6% rispetto al 2017. Nonostante tutto il segretario regionale della Uil Gianni Cortese invita a considerare i dati con la dovuta cautela: “Nei primi undici mesi dell’anno la riduzione di ore di cassa integrazione in Piemonte è stata largamente inferiore al dato medio nazionale e ciò non è rassicurante per lo stato di salute dell’economia della nostra regione – spiega -. Progressivamente abbiamo visto assottigliarsi l’entità del calo annuale. Se aggiungiamo che la legge di bilancio appena approvata dal Parlamento desta forti perplessità per l’esiguità degli investimenti pubblici e per il mancato alleggerimento della pressione fiscale per i lavoratori dipendenti e per i pensionati che, per di più, non avranno nemmeno il recupero pieno dell’inflazione, c’è da augurarsi che il nostro Paese non debba pagare a caro prezzo l’ennesima occasione mancata”.
Il report dell’organizzazione sindacale piemontese nel confronto tra primi undici mesi del 2018 e del 2017 l’andamento delle ore nelle province piemontesi è stato il seguente: Verbania +82,2%, Cuneo +59,4%, Torino -10,6%, Alessandria -25%, Vercelli -46,5%, Asti -47,3%, Novara -59,4%, Biella -68,1%”.