
Decathlon chiude il punto vendita a Venaria: incertezza per i lavoratori, timori sul futuro occupazionale

Decathlon chiude il punto vendita a Venaria: incertezza per i lavoratori, timori sul futuro occupazionale
La chiusura del punto vendita Decathlon di Venaria, situato in corso Garibaldi, è una notizia che scuote non solo il tessuto commerciale della città, ma anche quello occupazionale. La decisione, comunicata ufficialmente dall’azienda, prevede la cessazione dell’attività entro la fine di ottobre 2025. Una chiusura che, come sottolineano i lavoratori, va ben oltre una semplice operazione economica: è una questione sociale e di prospettiva per decine di famiglie del territorio.
Secondo quanto riferito, la catena francese di articoli sportivi ha giustificato la decisione con la necessità di “razionalizzare la presenza sul territorio torinese”, un’azione che si inserisce in un piano più ampio di riorganizzazione aziendale. Tuttavia, la spiegazione non convince del tutto, soprattutto alla luce delle recenti aperture di nuovi punti vendita a Torino, come quello in corso Vittorio Emanuele e in corso Unione Sovietica. Una strategia che appare contraddittoria e che lascia spazio a perplessità tra i dipendenti e le organizzazioni sindacali.
«Non è mai semplice affrontare situazioni come questa», ammette Roberta Sanna, rappresentante sindacale, che sottolinea come la promessa dell’azienda di provare a ricollocare il personale sia apprezzabile, ma non sufficiente a dissipare le preoccupazioni. In molti temono di non riuscire a mantenere il proprio posto di lavoro o di doversi trasferire lontano da casa. Per questo viene richiesto un intervento concreto da parte delle istituzioni locali e regionali, affinché si possa aprire un tavolo di confronto con l’azienda e offrire tutele reali ai lavoratori coinvolti.
La chiusura del punto vendita rappresenta anche un duro colpo per il commercio locale: Decathlon era un presidio importante per un’area come quella di Venaria, che da anni cerca di rilanciarsi e attrarre investimenti. La riduzione dell’offerta commerciale rischia di innescare un effetto domino che potrebbe coinvolgere anche altre attività e ridurre l’attrattività della zona.
Il caso di Venaria si inserisce in un quadro più ampio che riguarda la tenuta del mercato del lavoro e la trasformazione del commercio al dettaglio, sempre più orientato verso modelli ibridi e digitali. Ma la sfida, oggi più che mai, resta quella di coniugare innovazione e sostenibilità sociale, senza sacrificare diritti e tutele.