
Cuorgnè, l’ex galleria commerciale, simbolo del degrado, dell’abbandono e della crisi economica

Già dall’esterno l’impressione non è delle più gradevoli, ma quando nella galleria ci si entra, il degrado, la sporcizia, le tante serrande abbassate, l’opprimente silenzio, fanno stringere in cuore. Benvenuti in quello che era il cuore commerciale della città, una galleria che ospitava, negli anni Ottanta, la Coop e numerosi altri esercizi. L’edificio che sorge in via Milite Ignoto, di fianco al palazzo municipale, non solo è abbandonato e in preda al degrado ma nelle ore notturne ospita coloro che di giorno non amano farsi vedere, come i tossicodipendenti, qualche clochard e teppisti d’ogni età.
E pensare che fino agli anni Novanta comprare o affittare un appartamento nello stabile era una mera utopia. Lo stesso dicasi per gli spazi commerciali che erano esauriti. Poi nel Duemila si affacciò, graduale e inesorabile il declino: la Coop si trasferì all’ingresso della città, in una superficie decisamente più ampia e iniziò in questo modo l’inevitabile processo di desertificazione. Adesso, a parte la sede della Coldiretti, e qualche ufficio che ha resistito, di quello che era il “gioiello” commerciale cittadino non rimane altro che serrande abbassate e arrugginite, come dimostrano le immagini fotografiche che pubblichiamo a corredo dell’articolo, muri che hanno perso interi pezzi d’intonaco, rozzi writer che hanno imbrattato quel poco che è rimasto all’impiedi. E’ il simbolo della Cuorgnè che un tempo era opulente, capitale economica dell’Alto Canavese e delle Valli che che col tempo, insieme alla chiusura dell fabbriche, ha perso anche il primato del commercio. Colpa anche della crisi economica che in questa città e come in patrte del Canavese ha fatto sentire i suoi terribili effetti prima che esplodesse la “bolla” economica del 2008.
Se un tempo gli appaartamenti che si affacciano su quella che era la galleria commerciale vent’anni fa possedevano un valore decisamente elevato, adesso hanno perso charme e appetitibilità. Gli alloggi non si affittano e non vendono. E poi c’è il problema della frequentazione serale che girare alla larga chi si avventura in via Milite Ignoto e che fa chiudere in casa chi abita nell’edificio. Eppure non c’è nulla fare. Indietro non si torna. E l’ex galleria continuerà a cadere pezzo dopo pezzo senza che nessuno possa far nulla.