
Cuorgnè: la Uiltec revoca il distacco al sindacalista e il giudice ne dispone il reintegro immediato

È grazie alla sentenza emessa dal giudice della tredicesima sezione civile del tribunale di Roma Eleonora Lombardi che il sindacalista di Cuorgnè Santho Iorio potrà ritornare lunedì prossimo in distacco sindacale e partecipare allo stesso tempo al congresso nazionale della Uiltec in programma il 5 e 6 ottobre a Bari. È una vicenda che ha dell’incredibile quella che ha visto protagonista Santho Iorio, 45 anni, segretario organizzativo della Uiltemp Piemonte, componente dell’esecutivo nazionale della Uiltemp, del consiglio regionale del Piemonte della Uil, dell’esecutivo della Camera sindacale Uil di Ivrea e del consiglio regionale e del consiglio regionale del Piemonte della Uiltec. Santho Iorio è uno dei pochissimi sindacalisti che ha trascinato in tribunale l’organizzazione della quale fa parte per chiedere, tra le altre cose, la revoca del distacco sindacale decisa dai vertici della Uil piemontese. Nella causa il sindacalista è stato assistito dall’avvocato Emanuele Serlenga.
“Ho pianto di commozione per il pronunciamento del giudice. Con quell’ordinanza mi è stata restituita la dignità dopo due anni e mezzo difficilissimi – commenta Iorio -. Non mi rende felice una sconfitta del sindacato perché il nostro compito è quello di mediare e trattare, ma non avevo alternative se non rivolgermi a un giudice per far valere le mie ragioni. Io ho sempre creduto e credo molto nel sindacato e nei valori della Uil. Ho sempre svolto con passione il mio compito e voglio semplicemente continuare”. E precisa che non ci teneva che il suo caso divenisse una notizia destinata ai finire sui giornali, ma la situazione era divenuta così complessa e drammatica da dover ricorrere alla giustizia. Originario di Cuorgnè, padre di cinque figli, Santho Iorio ha alle spalle diverse esperienze compiute nelle associazioni e in politica: nel 2004 inizia la sua attività sindacale e nel 213 entra in distacco sindacale dall’Enel. Dal 2017 si occupa a tempo pieno di lavoro atipico, formazione nell’ambito della sicurezza e diritto del lavoro e gestendo sportelli in varie sedi.
I guai hanno inizio nel 2021 quando si incrinano i rapporti con i vertici della Uiltemp: Iorio chiede trasparenza, come spiega l’avvocato Serlenga, sulle scelte amministrative e sulla contabilità dei dirigenti e, per questa ragione è stato sempre più emarginato fino al punto di impedirgli l’uso del computer. E ancora: non sarebbero state fatte arrivare tessere ai suoi iscritti fino alla revoca, in ultimo, del distacco sindacale. Una stagione da incubo. Il ritorno al lavoro, avuto luogo poco prima della stagione congressuale, ha privato Iorio del tempo utile per i congressi per i quali si stava preparando, tanto che ne è uscito sconfitto.
C’è da dire che prima di rivolgersi al legale Santho Iorio aveva segnalato la situazione ai probiviri, i quali si sono ben guardati dal fornirgli una risposta. Tra l’altro al sindacalista non era stato revocato nessun incarico. Il legale di Iorio fa partire una diffida, alla quale segue il deposito di un ex articolo 700.
A fornire una risposta univoca, è stato, invece, è il giudice del tribunale di Roma Eleonora Lombardi. La Uiltec non si è presentata in aula ed è stata dichiarata contumace. Il magistrato giudicante ha pronunciato una sentenza che stabilisce che Santhio Iorio riprenderà a lavorare per il sindacato disponendo allo stesso tempo che partecipi al congresso naturale della Uiltec. Il suo legale è pronto a depositare ricorsi in tribunale per chiedere siano annullati i congressi di categoria nelle quali Iorio è dirigente: ovvero la Uiltemp Piemonte, la Camera Sindacale di Ivrea e la Uil di Ivrea.