
Cuorgnè, la paziente morì dopo le dimissioni. Medico assolto dall’accusa di omicidio colposo

Luciana Oppedisano aveva subito all’ospedale di Cuorgnè l’asportazione della colecisti: un intervento di routine che si è trasformato in tragedia. Il 20 giugno 2012, una settimana dopo le dimissioni, Luciana Oppedisano, 55 anni, residente a Valperga, era deceduta a causa di un’emorragia interna. Sotto accusa era finito Antonio Bergantino, 59 anni, il chirurgo che aveva eseguito l’intervento ma il giudice monocratico del tribunale di Ivrea ha assolto nella mattinata di giovedì 2 marco il medico “perchè il fatto non costituisce reato”.
Si chiude in questo modo una vicenda controversa. La morte della donna era stata attribuita al distacco di una clips di sutura. Su questo l’autopsia disposta dal magistrato ed eseguita dal medico legale Roberto testi aveva fin da subito fatto chiarezza. Un distacco anomalo che aveva causato l’emorragia che ha ucciso la donna. Ma è anche anomalo il fatto che la clip abbia ceduto a distanza di una settimana dall’inervento.
Tra l’improvviso decesso della paziente e l’intercento chirurgico non c’era nessun nesso di causalità, aveva stabilito a suo tempo il medico legale. Il proscioglimento del medico era stato chiesto al giudice anche dal pubblico ministero Ruggero Crupi, titolare dell’inchiesta avviata sulla morte della donna dopo la querela sporta dal marito. Nel corso del procedimento giudiziario, è stato anche dimostrato che le clips di sutura erano state posizionate nel migliore dei modi.
Luciana Oppedisano, purtroppo, è stata una paziente davvero sfortunata, perchè generalmente, il distacco delle clips impiegate per la sutura, si manifesta non oltre le 48 ore dall’intervento chirurgico. La donna fu dimessa dal reparto di chirurgia dell’ospedale di Cuorgnè, perchè il decorso post operatorio era del tutto normale. E così il medico, accusato di omicidio colposo, è stato assolto.